La vicenda delle 9 tele di Monte Santo che dovevano essere portate via dalla nostra città nel 1811, nella tesi di laurea del Dott. Mauro Mancini
a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
La città di Monte Santo durante il Regno Italico (1808-1815) era stata inserita nel contesto del Dipartimento del Musone, Distretto di Loreto dove Podestà era il Sig. Gasparini.
Durante questo periodo storico l’Italia era sotto il controllo dell’Imperatore Napoleone Bonaparte e molte istituzioni religiose furono soppresse, come conventi e monasteri e molte chiese furono chiuse. Le opere d’arte più importanti che si trovavano all’interno di queste chiese e monasteri furono scelte per essere portate via da Monte Santo e collocate nel contesto di pubbliche strutture statali.
Nel caso di Monte Santo la responsabilità di tale scelta fu affidata ad Antonio Boccolari, professore dell’Accademia di Modena.
Il Prof. Boccolari, dopo aver visitato le chiese e i Monasteri di Monte Santo, il giorno 8/7/1811 comunicò al Podestà della nostra città Gasparini l’elenco delle opere d’arte che dovevano essere portate via.
Su ogni tela scelta era stato posto il sigillo in ceralacca rosso con la scritta A.B.G.S. (le prime due lettere stanno per Antonio Boccolari).
Oggi a distanza di oltre due secoli, molte di queste tele scelte nel 1811 dal Boccolari conservano ancora il sigillo dell’epoca. Nello specifico il Boccolari aveva indicato le seguenti opere d’arte:
- presso la Chiesa di Sant’Antonio di Padova dei Frati Minori Riformati:
- quadro olio su tela di Simone De Magistris del 1576 Madonna di Loreto tra i Santi Giuseppe, Caterina d’Alessandria, Francesco d’Assisi e Antonio di Padova
- quadro olio su tela di Jacopo Negretti detto Palma il Giovane del 1595 La Crocifissione
- presso la Chiesa di San Pietro in Via Marefoschi (oggi la chiesa non è più presente):
- quadro olio su tela attribuito da Mauro Barberini a Giandomenico Cerrini detto Il Cavalier Perugino seconda metà Sec. XVII Madonna col Bambino tra i santi Anna e Giuseppe. Oggi la tela è presente all’interno della Chiesa di Sant’Anna a Porto Potenza Picena.
- Presso la Chiesa di S. Lorenzo dei Frati Cappuccini:
- tempera su tavola di Simone De Magistris del 1576 Deposizione dalla Croce tra i Santi Francesco d’Assisi e Lorenzo Diacono.
- Presso la Chiesa di San Tommaso Apostolo delle Clarisse:
- quadro olio su tela L’incredulità di San Tommaso Apostolo Sec. XVII attribuito a Francesco Caccianiga
- quadro olio su tela raffigurante Annunciazione sec. XVII-XVIII di autore ignoto
- quadro olio su tela raffigurante l’Immacolata e i Santi Gioacchino, Anna, Francesco d’Assisi e Caterina d’Alessandria sec. XVII-XVIII di autore ignoto
- All’interno del Monastero delle Clarisse di Via Marefoschi:
- quadro olio su tela raffigurante Annunciazione di autore ignoto
- grande tempera su tela raffigurante Il Calvario inizi Sec. XVIII di autore ignoto.
Queste nove tele per nostra fortuna non furono mai portate via da Monte Santo in quanto, pur importanti, non furono giudicate dei capolavori degni di poter essere ospitati nel contesto di Gallerie Nazionali.
Si tenga conto che opere come quelle del De Magistris e di Palma il Giovane non dovevano all’epoca trovarsi in ottime condizioni di conservazione, inoltre di nessuna delle nove opere d’arte scelte dal Boccolari si indicava l’autore. Oggi le tele si trovano ancora, nella maggior parte dei casi, nel contesto delle nostre chiese.
La tesi di laurea del Dott. Mauro Mancini di Potenza Picena del 1978 Montesanto e la sua Amministrazione sotto il Regno Italico (1808-1815) dai documenti dell’Archivio Storico del Comune, relatore il Prof. Dante Cecchi di Macerata, ci consente di poter conoscere questa vicenda dei nove quadri che dovevano essere portati via da Monte Santo nel 1811. La copia della tesi si trova depositata presso la nostra Biblioteca Comunale Carlo Cenerelli Campana di Via Trento dove chiunque sia interessato ha la possibilità di consultarla.
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