Bagliori di speranza – Accensione del cero Pasquale di Sergio Ceccotti
Presentazione a cura di Claudio Marcozzi
Nella liturgia della Chiesa cattolica il cero pasquale è un cero che viene acceso all’inizio della solenne Veglia pasquale, e simboleggia la luce di Cristo risorto che vince le tenebre della morte e del male.
Il rito prevede che all’inizio della veglia pasquale l’assemblea sia radunata in un luogo buio, illuminato solo dal fuoco, dal quale si accende il cero pasquale, simbolo di Cristo. Per i cristiani esso è il segno del Cristo risorto luce vera del mondo che illumina ogni uomo; è la luce della vita che impedisce di camminare nelle tenebre; è il segno della vita nuova in Cristo che, strappa dalle tenebre, e trasferisce i credenti nel regno della luce.
Dopo aver benedetto il fuoco, il sacerdote celebrante incide una croce, simbolo di Cristo, sul cero pasquale; poi incide l’alfa e l’omega, prima e ultima lettera dell’alfabeto greco, per indicare che Cristo è il principio e la fine di tutte le cose; infine incide le cifre dell’anno per significare che Gesù – Signore del tempo e della storia – vive oggi per noi.
Le foto sono state esposte nell’ambito della “Notte Magica della Fotografia®”, organizzata a Potenza Picena nei giorni 3 e 4 settembre 2016 da Enzo Romagnoli, nel contesto dei locali dell’Istituto “Figlie SS. Redentore e B. V. Addolorata”.
Sergio Ceccotti
Nato a Macerata nel 1952 risiede a Potenza Picena, attratto da sempre dalla bellezza del paesaggio, negli anni settanta si dedica alla pittura neorealista, prediligendo la tecnica dello spatolato ad olio; ottiene riconoscimenti di merito; ma alla fine degli anni settanta scopre il mondo della fotografia. Con un suo vecchio ciclomotore, instancabilmente percorre i sentieri e le stradine della campagna potentina immortalando sulle diapositive i colori e la vita della sua terra. Successivamente subisce il fascino del bianco/nero, inizia così a sviluppare e stampare per proprio conto, i suoi lavori in camera oscura su personaggi e situazioni di vita quotidiana. Nel primo periodo degli anni ottanta inizia ad esercitare la professione di fotografo presso un’azienda privata di giocattoli e strumenti musicali, che lo terrà impegnato per circa trent’anni. Attualmente si dedica alla sua passione come fotoamatore; ama fotografare di tutto ma predilige quelle situazioni scarsamente illuminate, dove ombre ,movimenti ed espressioni tentano di liberarsi dalla morsa del buio alla ricerca di una seppur flebile luce.