Dieci anni fa veniva restaurato l’organo da sala di Giovanni Fedeli del 1757 della Chiesa di Sant’Agostino di Potenza Picena.
A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Potenza Picena possiede all’interno del suo patrimonio artistico uno straordinario organo da sala Giovanni Fedeli del 1757.
L’organo in oggetto nel passato si trovava nella cantoria della Chiesa di Sant’Agostino di Potenza Picena ed era stato abbandonato al suo destino, come era successo per l’intero complesso degli Agostiniani. L’importanza di tale organo è stata sempre messa in risalto dal fotografo Bruno Grandinetti, ma solo il 10/7/1997, quando gli studiosi Paolo Peretti e Fabio Quarchioni hanno individuato l’autore dello strumento e l’anno di costruzione dietro alla canna centrale, la sua importanza storica e strumentale è risultata evidente.
Dalle loro ricerche è emerso che l’organo proveniva dal Monastero delle Clarisse locali che lo avevano acquistato nel 1766 dai conti Compagnoni Marefoschi.
Questa nobile famiglia santese, famosa per il suo mecenatismo in campo musicale, dovrebbe averlo commissionato al costruttore Giovanni Fedeli della Rocchetta di Camerino, l’attuale Corgneto di Serravalle di Chienti, nato il 22/10/1711 e morto il 26/4/1782, per tenerlo nel loro palazzo nobiliare di Via Silvio Pellico, dove si trova il Teatro “Aurora”, all’epoca salone dei ricevimenti e delle feste della famiglia.
Dopo che l’Amministrazione Comunale, guidata all’epoca dal Sindaco Mario Morgoni, ha avviato il recupero della Chiesa di Sant’Agostino, per una spesa complessiva di lire 1.150.000.000, anche il restauro di questo straordinario strumento del Settecento è rientrato nell’ambizioso progetto.
Il lavoro è stato affidato successivamente dal Sindaco Sergio Paolucci al restauratore di Camerino Michel Formentelli, per un importo di Euro 53.217 + IVA (il Comune ha potuto anche usufruire di un contributo da parte della Fondazione Carima di Euro 25.000). Il restauro è stato presentato alla popolazione di Potenza Picena il giorno 31 agosto del 2006, alle ore 16,00 alla presenza del restauratore Michel Formentelli, dell’Ispettore Onorario della Soprintendenza di Urbino, il M° Mauro Ferrante, degli studiosi Paolo Peretti e Fabio Quarchioni.
Hanno suonato lo strumento restaurato i Maestri Mauro Ferrante e F. Muñoz (Spagna).
È stata sicuramente una giornata memorabile per la comunità di Potenza Picena che è ritornata in possesso di questo straordinario strumento del 1757, riascoltando a distanza di tanti anni di silenzio forzato, la sua meravigliosa melodia.
Ancora una volta un sogno di Bruno Grandinetti, il restauro dell’antico organo della Chiesa di Sant’Agostino, si è realizzato anche grazie alla sua perseveranza.
Questo articolo viene arricchito da un servizio fotografico curato con molta professionalità da Sergio Ceccotti, che ringraziamo.