La Biblioteca Antica del Comune di Potenza Picena. Gli attuali amministratori la vogliono far conoscere e valorizzare oppure la vogliono dismettere?
Nel contesto dei locali dell’ex Convento di San Francesco in Via Trento si trova dal giorno 27 settembre 1980, oltre che la Biblioteca Comunale “Carlo Cenerelli Campana”, l’Archivio Storico anche la Biblioteca Antica della nostra comunità.
Questo fondo librario è costituito da 1.521 volumi, molti dei quali provenienti dalle biblioteche degli ordini religiosi di Potenza Picena come gli Agostiniani (n. 32), i Minori Riformati (n. 227), i Minori Conventuali (n. 133), ed i Cappuccini (n. 313), prelevati dal nostro comune “forzatamente” il giorno 14/8/1870 dai Conventi locali.
Al suo interno abbiamo volumi dei Secoli XVI, XVII, XVIII, e XIX tra cui 140 cinquecentine, alcune in buono stato di conservazione ed un incunabolo (volume del Quattrocento), in ottimo stato, purtroppo acefalo, mancante dei primi 7 fogli, con capilettera dipinti a mano in vernice rossa e blu. Ci sono quattro antifonari dei secoli XVI e XVII prelevati dal Monastero di S. Agostino degli Agostiniani.
La maggior parte di questi volumi erano conservati all’interno di quattro armadietti nel contesto dei locali della Pinacoteca Comunale “Benedetto Biancolini”, da dove sono stati portati via per le gravi infiltrazioni d’acqua pluviale dal tetto della struttura e collocati temporaneamente, si pensava, all’interno di armadietti chiusi nell’Archivio Storico, insieme alla collezione di armi antiche.
Gli amministratori attuali stanno procedendo al recupero dei locali della Pinacoteca, ma sembra che non abbiano alcuna intenzione di ricollocarvi sia le armi che i volumi della Biblioteca Antica, anzi gli armadietti che li conservavano sono stati messi a disposizione della Biblioteca Comunale per poter ospitare i loro volumi lungo il corridoio di ingresso della struttura.
Ci auguriamo che qualche amministratore illuminato e sensibile trovi di nuovo una degna collocazione a questo immenso patrimonio librario, testimonianza della nostra città, sia da un punto di vista religioso che civile da non disperdere e da far conoscere.
Tutti i volumi della biblioteca antica negli anni passati sono stati prima elencati dalla Sig.ra Jolanda Cingolani, che era l’archivista del nostro comune, poi schedati correttamente dalla Prof.ssa Maria Paola Saba di Porto Potenza Picena e tra di loro sono venuti fuori anche testi molto importanti, tra cui alcuni di autori locali, come quelli dei medici Arcangelo Mercenari ed Orazio Augeni, testi del Cinquecento.
Inoltre abbiamo due volumi della Storia d’Italia dal 1815 all’Unità narrata al popolo di Giuseppe Pistelli, stampati nel 1864 a Firenze dall’Editore Angelo Usigli, edizione molto rara con una elevata valutazione economica di mercato ( si parla di oltre 1.000€), contenente anche 67 tavole litografiche eseguite dall’artista Gabriello Castagnola (Genova 1819-Firenze 1883), e tra queste abbiamo quella di un giovane Giacomo Leopardi.
Vi sono inoltre 99 volumi (quattro sono mancanti) del Dizionario di erudizione Storico Ecclesiastica di Gaetano Moroni, pubblicati tra il 1840 e il 1861.
Dal mese di aprile del 2013 è ritornato a disposizione della nostra struttura anche il volume a stampa dello Statuto Comunale del 1736, volume che era scomparso nel 1980.
In queste condizioni il nostro Archivio Storico, dopo il deposito sia delle armi che dei volumi del fondo antico è diventato un magazzino, dove il materiale si può anche conservare ma non sarà più possibile visionarlo ed apprezzarlo.
Infine tenendo conto dell’enorme valore storico, culturale ed anche economico di questi 1.521 volumi, di cui non esiste un inventario analitico e non sono stati mai considerati all’interno del patrimonio dell’Ente, non sarebbe ora di colmare questa grave lacuna?
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