“Come eravamo 1952-53”, dall’Archivio della Fototeca Comunale “Bruno Grandinetti” di Potenza Picena
Prosegue l’attività della Fototeca Comunale “Bruno Grandinetti” di Potenza Picena. Dopo la mostra del 2013 “Come eravamo 1952”, nel 2014 è stata proposta a completamento “Come eravamo 1952-53”. Sono state esposte presso i locali del Centro Culturale “Umberto Boccabianca”di Via Trento n°1, un totale di n°46 foto ricavate dai negativi restaurati da Enzo Romagnoli e scansionati dalla figlia di Bruno Grandinetti, Caterina. La mostra è stata inaugurata il giorno Sabato 28 Giugno 2014 alla presenza del Sindaco di Potenza Picena, Francesco Acquaroli, del Presidente del Fotoclub locale Giuliano Margaretini, di Enzo Romagnoli e dei familiari di Bruno Grandinetti, la figlia Caterina con il marito Alfredo Merlini e le loro figlie. La mostra è proseguita fino al giorno 6 Luglio 2014. Ancora una volta si è riproposto uno spaccato sociale di una realtà, quella di Potenza Picena, che stava faticosamente uscendo dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale e che gettava le basi del suo successivo sviluppo industriale,artigianale, commerciale ed agricolo. Tra i tanti personaggi ritratti da Bruno Grandinetti troviamo uno dei primi industriali calzaturieri di Potenza Picena, che già in quel periodo aveva aperto una propria impresa con un certo numero di maestranze, Alessandro Mazzarella ritratto insieme alla moglie Giovannella Maggini e alla figlia Genziana. Alessandro Mazzarella aveva incominciato con la ditta Kurbistan ed oggi il figlio Giuseppe prosegue l’attività della famiglia con il calzaturificio Mercury che esporta in tutto il mondo. Inoltre Giuseppe Mazzarella da diversi anni ricopre anche il ruolo di Presidente Nazionale degli imprenditori calzaturieri artigiani della CGIA. In un’altra foto notiamo un’altro personaggio che negli anni successivi inizierà un’interessante attività imprenditoriale, quella delle mole abrasive. Si tratta di Silvano Grandinetti, ritratto insieme alla moglie Diva Carestia, figlia del primo Sindaco di Potenza Picena eletto democraticamente dopo la caduta del fascismo, Antonio Carestia. Silvano Grandinetti nel 1963 ha fondato la GMA (Grandinetti Mole Abrasive) insieme a suoi fratelli Roberto e Leopoldo ed oggi è un affermata impresa del nostro territorio che opera a Porto Potenza Picena. In quel periodo si stava sviluppando tra le donne locali l’uso delle macchine da cucire manuali e a Potenza Picena avevamo la concessionaria della Necchi di Dante Percossi e quella della Borletti di Stelvio Grandinetti.
Dante Percossi vendeva macchine da cucire sia a Potenza Picena che a Porto Potenza Picena e curava anche la manutenzione. Notiamo infatti nella foto scattata in Piazza Matteotti una giardinetta con la scritta Necchi, vicino al chiosco dei giornali di Armando Rinaldelli. Straordinarie sono le foto scattate all’interno dell’Oratorio parrocchiale di S.Stefano, dove i ragazzi dell’epoca giocavano a ping-pong, a biliardino e leggevano “Il Vittorioso”. La capacità di aggregare i giovani da parte della Parrocchia di Potenza Picena era molto forte sia tra i ragazzi che tra le ragazze, ben organizzati dal dinamico don Francesco Pallottini e dal parroco don Giacomo Fortunati. Curiosa una foto dove si intravede una macchina di grossa cilindrata con la targa argentina della città di Buenos Aires. Si dovrebbe trattare dell’auto di un nostro concittadino emigrato in Argentina, il cui soprannome era “ciaraglia” cioè Ivo Percossi. In quel periodo di grande povertà per le nostre popolazioni, si poteva notare un grande benessere economico dei nostri emigranti in Argentina, che ne erano veramente tanti. Certo che la presenza di questi grossi macchinoni a Potenza Picena, in quel periodo, non poteva passare inosservata e Bruno li immortalava. Tra le tante foto esposte ne troviamo una sola dove è ritratto anche Bruno Grandinetti, insieme ai suoi amici Mario Grandinetti, Gerardo Magi e Walter Baldoni. Anche la moglie Bruna Simonetti è immortalata in una bellissima foto.Troviamo inoltre foto di gruppi di famiglie, come quella di Carestia Rinaldo, con un esilarante Beniamino con pantaloni alla zuava come si usava all’epoca, dei Linardelli, dei Savoretti, dei Girotti, dei Clementoni e tante altre. Molti ragazzi e ragazze vengono immortalati dall’obiettivo di Bruno Grandinetti.
Tra di loro non passano inosservate le foto di Aido e Anna Consolani, quella di Silvano Rinaldelli il “bersagliere”, di Graziella Giorgini, di Giovanni Cardinali sopra la fontana del Pincio. Bellissima anche la foto dei ragazzi della Scuola con il maestro Norberto Paolucci ed il maestro di musica Edgardo Latini, straordinarie sono le foto delle squadre di calcio amatoriali locali. Tra le foto dei ragazzi si nota un giovanissimo Mario Mancini, “tappatà”, che negli anni successivi nel campo ciclistico riuscirà a raggiungere importanti successi, arrivando al professionismo e partecipando anche al Giro d’ Italia. Concludendo bisogna mettere in risalto che anche questa volta Enzo Romagnoli con il Fotoclub ha raggiunto un importante risultato. Far rivivere il grande patrimonio fotografico di Bruno Grandinetti, mettendolo a disposizione di tutti. La mostra ha riscosso un grande successo, superando le 300 presenze.