Frantoio Torresi di Potenza Picena. Una storia incominciata cinquant’anni fa.
Il Frantoio Torresi racconta una storia comune a tante altre realtà artigiane, in cui lavoro e famiglia, agricoltura e imprenditorialità si fondono insieme andando a comporre il mosaico socio-economico marchigiano del secondo dopoguerra. Dal 1964 ad oggi, infatti, la nascita e l’evoluzione del frantoio sono state scandite dalle vicende della famiglia Torresi.
Nato a Potenza Picena, l’1/05/1927, Nello Torresi a soli 13 anni perde il padre ed inizia subito a lavorare nei campi, come dipendente di un noto terzista della zona. A questo affianca nel periodo invernale il lavoro in frantoio. La passione ed il coraggio, il bagaglio di esperienze e la fiducia della gente, conquistata con un etica del lavoro impeccabile, uniti ai primi sudati risparmi lo conducono ad intraprendere l’iniziativa privata. E’ nel 1954, anno in cui si sposa con Giuseppina Macellari, che acquista un trattore FIAT 25c. Il lavoro non manca e la sua attività cresce affiancata da una piccola officina di riparazione di macchinari agricoli. Anche la famiglia cresce, nascono infatti Fausta nel 1957, Lorena nel 1963 ed infine Roberta nel 1965. Ma è nel 1964, che Nello, acquistando una prima pressa Pieralisi e un piccolo frangitore a martelli, decide di dare vita al proprio frantoio accanto alla sua officina. Passano pochi anni e già nel ’69 viene aggiunta un’altra pressa, mentre nel ’70 delle macine in pietra sostituiscono il frangitore. Dalla sua stessa officina proviene un nuovo macchinario, da inserire nel processo produttivo, capace di facilitare le operazioni di dosaggio, carico e scarico dei carrelli pressa. E’ su questa invenzione, brevettata nel 1973 (brevetti n° 952471 e n° 997879) e premiata con la medaglia d’oro alla 77a Fiera di Verona nel 1975, che si apre un altro capitolo della storia imprenditoriale di Nello e della sua famiglia. Infatti è proprio dal successo dell’automazione nata e testata nel suo frantoio, che nasce e cresce la F.I.M.A.T., Fabbrica Italiana Macchinari Apparecchiature Torresi.
Il frantoio, passato in capo alla primogenita Fausta nel 2001, dopo la morte di Nello, continua la sua attività grazie all’enorme bagaglio di competenze, conoscenze e professionalità della famiglia Torresi, maturato sia direttamente nel proprio frantoio, che indirettamente operando e continuando ad operare nel settore dell’industria delle macchine olearie, attraverso la RUFFINI MACCHINE.
Il progetto di investimento con il quale l’impresa nel 2010 ha compiuto una profonda ristrutturazione, che ha coinvolto tutte le aree del business, è nato dalla volontà della famiglia di garantire uno sviluppo e un futuro all’attività.
L’elemento centrale di tutto il progetto è stata la costruzione dello stabile che oggi ospita il nuovo frantoio. Se dal lato produttivo il nuovo complesso garantisce, per soluzioni logistiche e tecnologiche, la massima qualità ed efficienza del processo, dal lato commerciale e di promozione sono stati notevoli i risvolti operativi e di immagine, sulla base dei quali l’azienda poggia oggi la sua strategia di comunicazione. Oltre a produrre i risultati previsti sul piano economico-finanziario, il progetto ha permesso alla famiglia di compiere con successo un decisivo step nel delicato passaggio generazionale, grazie al pieno coinvolgimento dei figli, Giuseppe e Tommaso, nella ridefinizione e realizzazione delle strategie aziendali.