Dieci anni fa veniva inaugurato il Centro Culturale “Ferdinando Scarfiotti” presso la ex Chiesa di Sant’Agostino di Potenza Picena
a cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
Il giorno 19 dicembre 2004 veniva ufficialmente inaugurato il Centro Culturale presso la ex Chiesa di Sant’Agostino di Potenza Picena, intitolandolo ad un figlio illustre della nostra terra, Ferdinando Scarfiotti, nato a Potenza Picena il giorno 6/3/1941, premio Oscar negli Stati Uniti nel 1988 per la scenografia del film di Bernardo Bertolucci “L’ultimo Imperatore”.
Con questo articolo offriamo inoltre ai nostri lettori in esclusiva due documenti straordinari. Il primo è un video inedito. Si tratta delle riprese fatte durante i lavori di restauro del campanile di Sant’Agostino nel 1996. Il secondo video è tratto dal TGR Marche ed è relativo ad un servizio del giornalista Massimo Carboni del 1996 che parla della Chiesa di Sant’Agostino e contiene un’intervista al Sindaco Mario Morgoni.
Da questo servizio televisivo è partita l’azione di sensibilizzazione per il recupero di questa importante struttura. Il giorno dell’inaugurazione avevamo preparato questo testo, distribuito tra i numerosi partecipanti, che oggi riproponiamo integralmente perché a distanza di 10 anni è l’unico documento che ricostruisce con rigore storico le vicende legate al recupero della ex Chiesa di Sant’Agostino.
Chiesa di Sant’Agostino di Potenza Picena
1995 – 2004 “Dal degrado allo splendore”
La Chiesa di Sant’Agostino di Potenza Picena è rimasta abbandonata per molti anni e solo nel 1995, grazie alla sensibilità del Dott. Roberto Domenichini, insieme a Bruno Grandinetti, Paolo Onofri e altri cittadini interessati alla salvaguardia del nostro patrimonio storico, oltre che l’impegno della Pro-Loco e di altre associazioni locali, si è ritornati a parlare di questa struttura settecentesca e della necessità di provvedere al suo recupero.
La formazione di un comitato, articoli di giornale e un servizio del TG Rai delle Marche, hanno riproposto all’attenzione dei cittadini di Potenza Picena e degli amministratori l’importanza di non abbandonare al degrado questa Chiesa, testimonianza, insieme all’ex convento, della presenza degli Agostiniani a Potenza Picena.
La Chiesa veniva utilizzata dal Comune di Potenza Picena, proprietario della struttura, solo come deposito di materiale vario, una parte del tetto dell’abside era crollato e il campanile pericolante.
Dal tetto crollato erano entrati centinaia di piccioni che nidificavano nella Chiesa, accumulando sul pavimento e all’interno della volta del tetto una enorme quantità di escrementi, minacciandone anche la stabilità. Il Comune di Potenza Picena, accogliendo le richieste del comitato, nel 1996 effettuò un primo intervento d’emergenza sul tetto crollato dell’abside e sul campanile pericolante. Successivamente la Chiesa fu liberata da tutto il materiale che era stato depositato negli anni, compresi gli escrementi dei piccioni. Durante questa operazione di pulizia, sotto l’antico organo del 1757 di Giovanni Fedeli, custodito nella cantoria, fu ritrovata una daga della Guardia Nazionale del Sec. XIX, oggi conservata nella Pinacoteca Comunale.
Nel 1998 l’Amministrazione Comunale iniziò le operazioni di recupero della Chiesa approvando il progetto preliminare generale, affidando l’anno successivo l’incarico per la progettazione esecutiva e direzione dei lavori agli Ing. Giampiero Percossi, Livio Gambacorta e all’Arch. Roberto Stella.
Il progetto approvato, per un importo complessivo di 2.150.000.000 delle vecchie lire, prevedeva oltre all’intervento strutturale sulla Chiesa, anche il recupero dell’antico organo del 1757 di Giovanni Fedeli, insieme al restauro decorativo degli altari laterali e dell’altare maggiore. Oggi, in occasione dell’inaugurazione del Centro Culturale “Ferdinando Scarfiotti” nella Chiesa di Sant’Agostino, è doveroso rivolgere un sentito ringraziamento a Mario Morgoni, Sindaco di Potenza Picena dal 1995 al 2004, che per primo e con grande coraggio ha avviato i lavori di restauro di questo importante complesso architettonico e del suo organo, a Sergio Paolucci attuale Sindaco che ha confermato tutti gli impegni progettuali, al Dott. Roberto Domenichini per aver lanciato l’idea di recupero nel 1995 e al fotografo Bruno Grandinetti, sempre in prima fila per la salvaguardia e la valorizzazione del nostro patrimonio storico ed artistico.
Purtroppo Bruno, questo suo desiderio di concretizzare il recupero della Chiesa di Sant’Agostino non lo ha potuto vedere, ci ha lasciato il 12 luglio 2003. Questo restauro viene dedicato anche a lui, che in silenzio e umiltà con la sua macchina fotografica, la sua grande cultura popolare e il suo coraggio civile ha contribuito a trasformare dei sogni in realtà.
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