20 Ottobre 1929. Potenza Picena vive una giornata particolare di importanti inaugurazioni
Questa ridente cittadina ha trascorso ieri una giornata che lascerà ricordo ed impronta indelebile nella mente e nell’animo di questa buona e laboriosa popolazione. Sono state inaugurate le Opere che la volontà costruttiva dell’amatissimo Gerarca e Podestà avv. Paolo Scarfiotti ha ideato e condotto a termine in questo anno VII°, fedelmente coadiuvato dall’ottimo Nicola Spinaci, Segretario Politico ed ora anche Commissario Prefettizio di questo Comune, dall’infaticabile Segretario Comunale avv. Spaccialbello e sotto la direzione sapiente del Capo dell’Ufficio Tecnico locale Geom. Raoul Moschini. Queste opere sono: La Casa e la Palestra del Balilla, la Casa del Fascio, il Dopolavoro e la sistemazione della Officina idroelettrica Comunale. Nella ricorrenza fu anche donata alla benemerita arma dei RR.CC. la bandiera Nazionale ed una bella pergamena opera dello artista locale Prof. Asciutti, e fu offerta la fiamma agli Avanguardisti locali. La ristrettezza dello spazio non ci consente di descrivere le opere inaugurate; basterà dire che esse, per vastità e bellezza, potrebbero figurare in un centro di maggiore importanza. Intervennero alla cerimonia: S.E. il Prefetto Foschi, il segretario Federale avv. Scarfiotti, l’On. Luigi Scarfiotti, il Presidente della Provincia Dott. Decarolis, il Professore Bonalis per la R. Università di Macerata, il R. Questore Comm. Brandi, il Colonnello Cantalamessa, il Console Biscaccianti, il Maggiore dei RR.CC. Cav. Ortensi anche in rappresentanza del Comandante dell’Arma S.E. Di S.Marzano e del Colonnello Comandante la Legione di Ancona, il Cav. Broise, il Giudice Dott. Liberati, il Presidente del’O.N.B. Sig. Casimiro Scarfiotti, il Presidente della Federazione degli Agricoltori Conte Cristofanelli, il segretario dei Sindacati Fascisti dell’Agricoltura Sig. Saloni, i Signori Podestà e rappresentanti dei Comuni di Macerata, Recanati, Porto Recanati, Portocivitanova, Civitanova, Montecosaro, Montelupone, ed altre Autorità il cui nome ci sfugge. Aderirono pur non potendo venire Sua Eminenza l’Arcivescovo Castelli, l’On. Cingolani, S.E. il Generale comandante il 3° gruppo dei RR.CC.
Erano presenti anche tutte le autorità civili, politiche e religiose del luogo; i rappresentanti delle industrie sigg. Ing. Sciaccaluga, Cavalli, Antonelli ed i maggiori proprietari agrari, Buonaccorsi-Matteucci, S.E. Douhet, Amm.ne Scarfiotti ed altri. A ricevere i convenuti ospiti graditissimi erano il Commissario Prefettizio signor Nicola Spinaci e il Vice Presidente dell’O.N.B. Sig. Prof. Filippetti. Lungo il Viale Trieste, fuori Porta Marina, si è formato il corteo imponente cosi composto: Banda Comunale, Milizia, Avanguardisti, Balilla, Giovani Piccole Italiane, Scuole, Clero, Convitto frati minori, Fascio Femminile, fasci di Potenza Picena e Porto Potenza, Sezione Mutilati, Sezione Combattenti, Congregazione di Carità, Società Operaia Speranza, Società Cattoliche, Istituti di Credito, Sindacati Agricoltori, dell’Artigianato, dei coloni mezzadri (numerosissimi), dei ceramisti del Porto Potenza al completo, dei fornaciai, dei muratori, dei trasporti terrestri ed infine una squadra dei baldi giovani della Società Sportiva locale. Alle ore 9.30 giunse S.E. il Prefetto Foschi accolto al suono della Marcia Reale ed ossequiato da tutte le autorità presenti.
Mentre il gruppo delle autorità con S.E. il Prefetto raggiungevano la Piazza Principale Principe di Napoli per prendere posto in apposito palco si snodava l’interminabile corteo che percorrendo il Corso Vittorio Emanuele sfarzosamente imbandierato, sfilava poi in bell’ordine dinnanzi alle autorità per recarsi al Largo Giacomo Leopardi ove dovevano svolgersi le cerimonie inaugurali. Autorità ed invitati sostarono brevemente nella Sede Comunale dove vennero le presentazioni e venne servito un lauto rinfresco; ovunque fiori a profusioni e ricche piante ornamentali gentilmente offerte dalla Nobil Donna C.ssa Giuseppina Ved. Buonaccorsi e che rendevano i locali Comunali e quelli da inaugurare vere serre meravigliose ed incantevoli.
Si passò quindi allo svolgimento della cerimonia inaugurale. In quella terrazza meravigliosa che è il Largo Giacomo Leopardi da cui lo sguardo si estende dall’appennino al mare su larga parte della Regione, si era adunato tutto il paese. Su di un palco costruito al lato della Palestra del Balilla presero posto le Autorità e si compì la prima cerimonia della benedizione e consegna della bandiera ai RR. CC. e del gagliardetto agli Avanguardisti. Madrina della prima la Nobil Donna Francesca Faà di Bruno e del secondo Donna Fanny Foschi alle quali furono offerti fiori bellissimi. Celebrò la benedizione il Rev.do Don Giuseppe Corallini.
Il Segretario Federale Paolo Scarfiotti nostro amato concittadino, ha porto il saluto a S.E. il Prefetto ed alle Autorità convenute ed ha pronunciato un poderoso discorso rivolto ai cittadini, ai fascisti, ai giovani avanguardisti e balilla ed infine all’Arma Benemerita per la quale ha avuto parole di viva ammirazione. Ha quindi parlato S.E. il Prefetto commovendo ed entusiasmando tutti col suo dire ispirato alla più pura fede fascista ed alla devozione all’Italia, al Re ed al Duce e che chiuse con un alato saluto dell’Arma dei RR.CC. nei secoli fedele. Applausi entusiastici hanno raccolto il discorso di S.E. il Prefetto e quello del Segretario Federale. In punto infine ha preso la parola il Maggiore dei RR.CC. Sig. Cav. Ortensi per ringraziare calorosamente il Comune e la cittadinanza del dono offerto all’arma da lui rappresentata, ed ha compiuto col bacio alla bandiera l’atto di fede alla Patria, al Re, al Duce. Dopo i discorsi le autorità hanno visitato i locali della Palestra e Casa del Balilla, della Casa del Fascio e del Dopolavoro. Sono poi passate a compiere atto di omaggio al Parco delle Rimembranze. Indi preso commiato dai presenti S.E. e le altre Autorità sono partiti per la via del ritorno passando per Strada Regina onde poter visitare sia le officine idroelettriche comunali di recente restaurate a nuovo sia l’impianto di sollevamento dell’acqua che fornisce il sano ed abbondante alimento al paese che sino a poco tempo fa ne era quasi privo.
Anche queste opere furono vivamente ammirate da S.E. il Prefetto e dal seguito delle Autorità convenute. Furono inviati telegrammi a S.E. Turati da S.E. il Prefetto per ringraziarlo dell’alto onore fatto a Potenza col suo desiderato intervento. Così si compiva la cerimonia semplice ma profondamente suggestiva, di stile prettamente fascista della inaugurazione delle opere del regime. Alla sera i fascisti vollero chiudere la bella giornata con una festa danzante privata che riuscì mirabilmente e simpaticamente animata sino alle ore piccole.
Potenza Picena, li 21 Ottobre 1929 – VII°