Il Gonfalone “d’oro” ritrovato del Comune di Potenza Picena del 1933. Emergono interessanti novità.
Il giorno 4/2/2011 avevamo pubblicato un interessante articolo sul Gonfalone del nostro Comune che era stato realizzato dalle Suore Benedettine di Potenza Picena nel 1933, Commissario Prefettizio Nicola Spinaci. Il Gonfalone in oggetto, alto cm. 138 e largo cm. 81, è stato confezionato utilizzando anche il filo fine d’oro sia in parte dello stemma comunale che sulle scritte. È stato realizzato con raso rosso di seta, utilizzando matassine di seta, satin rosso, cordone, frangia gialla per una spesa complessiva di lire 366,35 di solo materiale. La manodopera delle Suore Benedettine di Potenza Picena è stata considerata pari a lire 213,65, per un totale pagato dal Comune di Potenza Picena di lire 580, una somma veramente notevole per l’epoca. Nei giorni scorsi parlando con Madre Maria Paola Bernardi, Abbadessa del Monastero delle Benedettine di Potenza Picena, gli ho fatto vedere la foto che aveva scattato nel 2011 al Gonfalone Aido Consolani, esposto nei locali dell’Ufficio del Dirigente dello Stato Civile Luigino Garbuglia. L’Abbadessa mi ha fatto presente che presso il loro Archivio Storico dei lavori a ricamo che avevano eseguito negli anni passati doveva trovarsi anche il disegno originale relativo al Gonfalone del Comune di Potenza Picena. Infatti il giorno Venerdì 26 Settembre 2014 mi sono recato presso il Monastero di Via Cutini Mariano e Suor Maria Beatrice Antonini mi ha fatto vedere il disegno originale, ancora integro dopo 81 anni e che abbiamo provveduto a fotografare.
Il disegno contiene ancora tutti i particolari della lavorazione, dove mettere i vari componenti, ad esempio l’oro chiaro e quello scuro. Sul retro del disegno si trova ancora l’appunto con l’indicazione di tutte le materie prime utilizzate per la lavorazione ed il relativo costo dell’epoca. Sul disegno si nota inoltre un particolare curioso. La scritta “Potentia in Piceno de Civitate Potentiae” collocata sotto lo stemma comunale, inizialmente era prevista invece sopra. Un’altro particolare che è emerso sia dai documenti d’archivio e dalla conversazione con Madre Maria Paola Bernardi, sono i nomi delle Suore Benedettine del Monastero di Potenza Picena che nel lontano 1933 hanno lavorato materialmente a questo Gonfalone, un vero e proprio capolavoro della nostra tradizione, di notevole valore storico-artistico ed economico. Si dovrebbe trattare di Suor Maria Matilde Innocenzi e di Suor Maria Agnese Mataloni di Potenza Picena, ricamatrici. Successivamente altre suore hanno svolto questo importante ruolo di ricamatrice, come Suor Maria Agostina Morroni, Suor Maria Angela Angelini e Suor Maria Ildegarde Gasparretti. Il Gonfalone del nostro Comune del 1933 è stato considerato tra i beni dell’Ente, grazie all’interessamento dell’economo comunale, dott.ssa Simona Ciasca, sempre attenta a salvaguardare e valorizzare il nostro patrimonio storico. Inoltre è stata anche ritrovata l’asta che serviva per sorreggere il Gonfalone durante la sua esposizione in pubblico. I due pezzi si trovano attualmente nei locali della Gipsoteca Comunale “Giuseppe Riccobelli”, ed anche questi oggetti sono stati inventariati e fotografati dalla dott.ssa Simona Ciasca.
A questo punto si chiede al nostro Sindaco Francesco Acquaroli un sforzo ulteriore per far restaurare questo nostro capolavoro artigianale, collocandolo successivamente in un luogo dove potrebbe essere maggiormente valorizzato all’interno di una teca protettiva. Si propone per questo la sala “Antonio Carestia” della Giunta Comunale nel Palazzo Municipale. Comunque consideriamo finalmente questo Gonfalone “d’oro” una vera e propria opera d’arte da salvaguardare e valorizzare adeguatamente.
Modifica del 16-1-2015
Il giorno giovedì 15 gennaio 2015 l’Economo Comunale Dott.ssa Simona Ciasca, seguendo il nostro consiglio, ha provveduto finalmente a far togliere dalla parete il gonfalone d’oro del 1933 del Comune di Potenza Picena. In questo modo il gonfalone, protetto, non si rovinerà ulteriormente.
Ringraziamo l’Economo Comunale con l’augurio che il prezioso gonfalone possa successivamente essere anche restaurato dall’Amministrazione Comunale e collocato all’interno della teca nel contesto della sala “Antonio Carestia” della Giunta nel Palazzo Comunale.