Ricordando Vittoria Germondari Giampaoli di Porto Potenza Picena, la “mamma dei soldati”
Il giorno 30 Aprile 2014 durante la presentazione del libro “Albo d’oro dei decorati al valor militare della Provincia di Macerata”, curato da Mario Barbera Borroni di Potenza Picena, presso la Sala “Antonio Carestia” della Giunta Comunale nel Palazzo Municipale, tra i tanti decorati della nostra città è stata anche ricordata la sig.ra Vittoria Germondari Giampaoli, medaglia d’oro di 1ª classe assegnata dalla Croce Rossa Italiana, per tutti la “mamma dei soldati”. Alla presentazione del libro era presente il nipote Graziano Offidani, figlio di Giulia Giampaoli e di Agostino Offidani. E’ stata l’occasione per Graziano Offidani ed anche per il curatore del libro Mario Barbera Borroni di far presente al sindaco di Potenza Picena Sergio Paolucci e a tutti gli intervenuti che alla sig.ra Vittoria Germondari Giampaoli non era stata fino ad oggi intitolata una via o una piazza per ricordare il suo impegno a favore dei soldati italiani durante la seconda guerra mondiale che transitavano nei treni ospedale dalla stazione di Porto Potenza Picena. Ma chi era Vittoria Germondari Giampaoli e che cosa effettivamente aveva fatto per meritarsi la medaglia d’oro da parte della Croce Rossa Italiana? Vittoria Germondari era nata a Potenza Picena, al Porto, il 28/1/1878, da Pietro pescatore e da Giulia Marconi filatrice in Via della Marina N°522. Le famiglie Germondari e Marconi erano tra le più antiche di Porto Potenza Picena e Vittoria era la settima di 8 figli. Gli altri fratelli e sorelle erano: Giuseppe, Elisa, Orsola, Teodolinda, Amelia, Orazio e Ottavio.
Il giorno 6/4/1902 Vittoria sposa Girio Giampaoli, campagnolo poi impiegato presso le Ferrovie dello Stato. Dal loro matrimonio nasceranno Arturo il 5/12/1902, pescatore (“l’Ascaro”) poi sposato con Maria Marabini, Giulia il 2/10/1906, poi sposata con Agostino Offidani, postino, Duilio il 9/12/1904 nato in Ancona, pescatore poi ceramista, sposato con la sig.ra Simonetti Teresa,Moretta nata il 2/5/1914 sposata con il soldato polacco Leopoldo Kwaswk e Nella nata nel 1909 e sposata con Giuseppe Ciarrocchi prima poi con Quadrio Braccialarghe. Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo 1940-1945, Vittoria assisteva i feriti ed i malati trasportati dai treni ospedale che transitavano nella stazione ferroviaria di Porto Potenza Picena, in maniera del tutto spontanea e generosa, portando a tutti un saluto materno e consegnando loro un cestino ricolmo di paste, dolciumi, sigarette, cancelleria che si procurava in quotidiane peregrinazioni unitamente ad altre giovanette volenterose nelle campagne potentine. Per questo motivo il giorno 11 Maggio del 1964, cioè 50 anni fa, la Croce Rossa Italiana gli ha conferito il diploma di benemerenza con medaglia d’oro di 1ª classe, medaglia che gli è stata appuntata al petto dalla nobildonna Buglione di Monale, consorte del Prefetto di Macerata e Presidente della Croce Rossa Italiana della Provincia. La lettura delle motivazioni è avvenuta da parte del comm. Azzolino Clementoni, che aveva promosso la concessione dell’onorificenza in qualità di Presidente della Pro Loco di Porto Potenza Picena. Vittoria Germondari Giampaoli è morta il giorno 6/7/1971 a Porto Potenza Picena, all’età di 93 anni, circondata dall’affetto dei suoi familiari. Grazie allo straordinario lavoro di ricerca storica di Mario Barbera Borroni, il nome e le gesta di Vittoria Germondari Giampaoli continuano a rivivere, ma a questo punto sarebbe anche necessario dedicargli qualche cosa.
Certo andrebbe bene sia una via o una Piazza, come propongono il nipote Graziano Offidani e Mario Barbera Borroni, ma nel caso specifico di Vittoria Germondari Giampaoli, perché non valutare l’eventualità di intitolare a questa straordinaria donna, la “mamma dei soldati”, almeno la sede o la sezione della locale Croce Rossa Italiana? Rivolgiamo in tale senso un appello anche ai dirigenti della Croce Rossa Italiana di Potenza Picena affinché il nome di Vittoria Germondari Giampaoli possa essere legato per sempre a questa istituzione, la stessa che nel 1964 gli ha conferito la medaglia d’oro. Noi lo sosteniamo con convinzione.