Onofri Paolo

Autore di quasi tutti gli articoli del blog, si dedica spesso alla ricerca storica.

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2 risposte

  1. Antonio Lonigro ha detto:

    Il sig.Remo ! Quanti ricordi del mio arrivo in Bontempi. Ero ventottenne, venivo dalla Rinascente dove avevo iniziato la mia vita lavorativa da semplice fattorino e in pochi mesi arrivai ad essere allievo direttore e, per aver incontrato mia moglie, mi convinsi a lasciare. Arrivai in Bontempi in Novembre 1970 e nessuno sapeva cosa farmi fare. Il Sig Remo mi fornì di un attrezzo che tuttora conservo, mi insegno a riparare gli Hit organ e con un furgone partii. Da allora ho imparato ad apprezzare il suo sorriso, e il suo augurio, mi ha poi seguito nella vita. Ogni volta che ci incontravamo ricordavamo quei momenti. Mai agitato, sempre sorridente sino ad alcuni giorni prima che ci lasciasse. Dio ti accolga alla Sua presenza e ti faccia godere della Sua misericordia caro Sig. Remo.

    • Onofri Paolo ha detto:

      Egregio Sig. Antonio Lonigro, scusi del ritardo con cui le rispondo. Grazie per il suo toccante e commovente ricordo del nostro Remo Galvani. Conferma la giustezza e l’opportunità di questo articolo, del doveroso omaggio della nostra comunità ad un personaggio semplice ma straordinario allo stesso tempo che grazie alla sua professionalità ha contribuito a dare il suo fondamentale contributo nello sviluppo di una grande attività produttiva, come è stata la Bontempi per Potenza Picena. È grazie a lavoratori come Remo Galvani che la nostra Italia ha saputo risollevarsi dalle macerie della guerra e diventare una potenza industriale. Per me è fondamentale ricordare, quando si parla della Bontempi, non solo del suo fondatore Egisto Bontempi e di suo figlio l’Ing. Paolo Bontempi, ma anche di questi straordinari lavoratori, come è stato il nostro Remo Galvani.

      Saluti.

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