Potenza Picena, colonnina rinascimentale di Piazza Matteotti dedicata alla nobile famiglia Colonna. Restauriamola e valorizziamola.
Chi frequenta la nostra Piazza Giacomo Matteotti, che un tempo si chiamava Piazza Grande poi Principe di Napoli, non si rende più conto della presenza di un oggetto d’arte molto antico, una colonnina attualmente collocata sulla parete del Palazzo che ospita il serbatoio dell’acquedotto comunale. E’ molto chiaro il contrasto tra la modernità del Palazzo in oggetto, costruito solo nel 1938 durante il fascismo, e l’antichità della colonnina, che è d’origine rinascimentale. Si tratta infatti di una colonnina in pietra di stile rinascimentale, secondo il giudizio dell’artista locale Mauro Mazziero, esperto d’arte, con alla base una lapide moderna con la seguente dicitura “Colonna eretta nel 1560 in onore di Marcantonio Colonna”. Lo stato attuale del manufatto antico, una vera opera d’arte, è veramente pietoso. L’intera colonnina è oramai ricoperta da una patina verde scura, e la stessa scritta alla base è illeggibile. Questa antica testimonianza mi ha sempre molto incuriosito e colpito fin da ragazzo. Dove stava anticamente collocata e perché la comunità di Monte Santo ha voluto erigerla? Probabilmente in origine la colonna era collocata sulla struttura della antica Pieve di S.Stefano, che si trovava nella nostra Piazza Grande, oggi Piazza Matteotti.
Dopo l’abbattimento della Pieve nel 1796 la colonna viene probabilmente collocata sul Palazzetto chiamato di Gregorio IX, che il Comune di Potenza Picena aveva acquistato solo nel 1888, ma che noi oggi conosciamo come il dopolavoro, sopra l’ingresso della sede delle Guardie Municipali. Una cosa molto curiosa che è emersa dai documenti d’archivio, è che il 4/4/1934 da una lettera del Prefetto di Macerata indirizzata al nostro Podestà (in realtà era un Commissario Prefettizio), si fa cenno ad un interessamento dello stesso Capo del Governo, S. E. Benito Mussolini tramite la Soprintendenza all’Arte Medievale e Moderna delle Marche, alla nostra colonnina, con la richiesta di farla collocare sul Palazzetto di Gregorio IX, facendo presente che lo stemma di casa Colonna, appunto la colonnina, era abbandonato in un caffè. Dopo l’abbattimento del Palazzetto di Gregorio IX e la costruzione al suo posto del moderno Albergo Centrale nel 1960, la colonnina è stata definitivamente collocata sulla parete del Palazzo che ospita dal 1938 il serbatoio dell’acquedotto comunale, dove si trova ancora oggi. Perché Monte Santo possiede la riproduzione dell’arma della nobile famiglia Colonna di Roma? Secondo la lapide posta alla base, questa fu eretta solo nel 1560 in onore di Marcantonio Colonna, l’eroe della battaglia di Lepanto del 1571 contro i turchi. Credo molto onestamente che questa attribuzione sia non esatta. Infatti se noi andiamo ad analizzare i documenti antichi che fanno riferimento a questa colonna, ed in particolare mi riferisco al Cenerelli Campana nella sua storia di Monte Santo del 1852, ma ancora meglio all’opuscolo del 1919 di Luigi Pratesi “La Historia Servatæ Libertatis di Montesanto”, (1562), dove si narrano le vicende legate al tentativo di infeduazione di Monte Santo da parte del Pontefice Pio IV a favore di Francesco D’Este di Ferrara, si nota che quando si chiede da parte dei nostri rappresentanti che sono andati in delegazione a Roma per perorare la causa della comunità l’interessamento del Duca Marcantonio Colonna presso il Papa, si fa riferimento alla presenza nella Piazza principale del nostro Paese di una testimonianza di gratitudine della comunità alla famiglia Colonna per averla in diverse occasioni protetta. Quindi la presenza di questa colonna a Monte Santo è sicuramente molto precedente al 1560, probabilmente quattrocentesca.
Comunque sia, questa colonnina ha un enorme valore storico ed artistico e non può essere abbandonata nel degrado come la vediamo oggi. Già il 26/6/2005 avevo segnalato sia alla Soprintendenza ai monumenti di Ancona che a quella artistica di Urbino, come agli amministratori di Potenza Picena, lo stato di abbandono e di degrado di questa antica testimonianza rinascimentale, forse la più antica di Potenza Picena, chiedendo sia lo spostamento che il suo restauro. Purtroppo all’epoca nessuno mi ha risposto e la situazione in questi 9 anni è sicuramente peggiorata. Ora dopo anche le ultime novità archivistiche, legate all’interessamento nel 1934 addirittura del Capo del Governo, S.E. Benito Mussolini, credo sia il caso di ritornare a parlare di un suo recupero, mediante restauro e valorizzazione e forse spostamento. I cittadini di Potenza Picena debbono essere orgogliosi di questa antica testimonianza, ma anche impegnarsi per il suo restauro.
Documenti allegati:
- Lett-restauro-colonna.pdf – Lettera inviata al Sindaco di Potenza Picena Sergio Paolucci e alle Soprintendenze di Ancona e di Urbino il 27/6/2005.