“Vicino al cuore” di Simona Arrigoni
Ho conosciuto Simona Arrigoni di Novara casualmente il giorno Venerdì 11 Aprile 2014 mentre percorrevo a piedi il solito tragitto che da casa mia mi porta all’Archivio Storico. Lungo il viale alberato di Viale Trieste mi sono imbattuto in due signori, un uomo ed una donna, che stavano chiedendo informazioni su di una famiglia che tanti anni fa abitava a Porto Potenza Picena, i Lazzarini, il cui capofamiglia Igino era il fattore della famiglia nobile santese dei Bonaccorsi. Questo fattore nel 1939 ebbe un incidente con una pistola e morì tragicamente a Recanati presso l’Ospedale. La sua famiglia dopo tale tragedia si era trasferita a Novara, dove già lavorava il figlio maggiore Mario. Era una famiglia molto numerosa, composta dalla moglie Vittoria Belelli e da 7 figli, tra cui Maria la nonna di Simona Arrigoni, nata nel 1918 e morta da pochi mesi alla veneranda età di 96 anni. Indubbiamente il cognome Lazzarini ci poteva portare a Carlo, il marito della contessa Leopolda Bonaccorsi, anche lui nobile originario di Morrovalle. Ho dato appuntamento loro più tardi in Archivio, dove ci siamo incontrati. Ho fatto una breve ricerca in particolare nelle schede del censimento della popolazione del 1921 ed è venuto fuori che il vero cognome era Lazzerini e non Lazzarini. Come purtroppo capita spesso per un errore di trascrizione si trasforma un cognome e questo addirittura diventa ufficiale. Igino Baldassarre Lazzerini nato a Firenze, fattore, si era sposato con la sig.ra Vittoria Belelli di Recanati ed abitavano a Porto Potenza Picena, prima in Via Dante Alighieri n°599, poi in Via Aprutina n°23.Il grande desiderio di Simona Arrigoni era anche quello di poter trovare la casa dove era vissuta la nonna Maria. Un desiderio quasi morboso, tipico di coloro che stanno cercando le proprie radici, la loro identità.
Questo è il desiderio che incontro spesso con i discendenti dei nostri emigrati che oggi vivono numerosi lontani in Argentina e quando vengono nel paese dei loro antenati Potenza Picena, trovando la casa dove abitavano spesso si portano via un mattone, un ricordo, o addirittura quando si tratta di una abitazione in campagna con un terreno, anche una zolla di terra. La considerano come una reliquia da conservare gelosamente.
Simona Arrigoni è una affermata giornalista, conduttrice televisiva della TV 7 Gold dove cura una trasmissione “Aria Pulita” che tratta in particolare di politiche sociali. Ha scritto di recente il suo primo romanzo, a tratti autobiografico, “Vicino al cuore”, Interlinea srl Edizioni di Novara. Mi aveva promesso che me ne avrebbe inviata una copia per me e una per la nostra Biblioteca Comunale “Carlo Cenerelli Campana”. Puntualmente le due copie sono arrivate il giorno lunedì 5 Maggio 2014. Come è mio solito ho letto il libro velocemente. E’ un romanzo molto particolare, narrato a due voci, con capitoli molto brevi, scritti con caratteri tipografici diversi. Quello che racconta l’oggi è della nipote, un giovane medico veterinario di 30 anni, mentre quello del passato è raccontato dalla nonna ultranovantenne. Una cosa che mi ha colpito di questo romanzo di Simona Arrigoni è la totale assenza di immagini, foto a parte la bella copertina con la grafica di Stefano Musella, un cuore tra due mani, una di una anziana ed una di una giovane. Il racconto del rapporto tra la nonna e la nipote è molto bello, delicato. Testimonia che la nipote vuole restituire alla sua nonna, che per lei è stata una madre, tutto l’amore e l’attenzione che lei le ha dato sempre, fin dalla nascita. E’ bellissimo inoltre il racconto della nonna, che oserei definire un racconto storico popolare, uno spaccato sociale anche della realtà di Potenza Picena e di Novara e non solo degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta del Novecento, dove si torna a rivivere i tragici momenti del fascismo, della guerra e del dopoguerra. Si rivive in particolare con molta nostalgia la tradizione contadina della nostra terra, legata anche al mestiere del capofamiglia, Igino Lazzerini che era il fattore della nobile famiglia dei Bonaccorsi di Potenza Picena, sicuramente la più importante ed antica della nostra città. Rivive l’antica tradizione della Festa dell’Uva, oggi aggiornata come Festa del Grappolo d’Oro, i birocciai, che da noi anticamente venivano chiamati facocchi, le feste con il tradizionale ballo del saltarello, i carri, due, che partivano dalla stazione di Porto Potenza Picena per unirsi a quelli di Monte Santo, tre, presso la Chiesa di S.Francesco al Pincio.
E’ un atto d’amore di una donna per la nostra terra e la sua tradizione contadina. Un racconto veramente bello. Bellissimo il rapporto della nonna con il mare di Porto Potenza Picena che rimarrà sempre nei suoi ricordi e che ha contagiato anche la nipote. Il rapporto tra la nipote e la nonna è intenso, struggente e tocca punte veramente liriche. Quando la nipote dice alla nonna, dopo l’incidente che la costringe in Ospedale, “avrò cura di te, sempre”, è un messaggio di speranza in una società dove gli anziani sono una parte importante della nostra realtà e dove invece vengono considerati solo un peso, un serio problema, in quanto costituiscono un onore economico per l’assistenza, di cui si deve far carico non la famiglia ma solo la società. Questo libro di Simona Arrigoni ci fa molto riflettere sulle nostre responsabilità di esseri umani, di cristiani verso gli anziani. Al termine del romanzo un utile vademecum sull’assistenza e sui diritti dei nonni. Sarebbe molto bello se Simona Arrigoni potesse presentare questo libro anche a Potenza Picena, dove ci sono le sue radici.
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