Potenza Picena, lapide marmorea del 1567 di Porta Girola o Marina. Iniziato il restauro.
Finalmente un’altra bella notizia per i cittadini di Potenza Picena. L’antica epigrafe marmorea del 1567 di Porta Girola o Marina, che testimonia i lavori di restauro della cinta muraria medievale di Monte Santo a difesa dal pericolo dei Turchi sotto il Pontificato di Pio V viene ripulita, restaurata ed evidenziate tutte le scritte in latino. Il lavoro, autorizzato dalla Soprintendenza ai Monumenti di Ancona, è stato affidato alla restauratrice di Potenza Picena Paola Carestia, figlia di Beniamino ed è iniziato nei giorni 6 e 7 Giugno 2014. Il restauro sarà completato agli inizi di Luglio 2014. Con questo intervento si riesce a recuperare un’altra testimonianza dell’antica Monte Santo, caduta oramai nell’oblio. La più antica epigrafe marmorea conosciuta di Potenza Picena, che a suo tempo era collocata all’interno della Porta Girola o Marina, prima della sua infausta demolizione del 1950, potrà di nuovo testimoniare le antiche vestigie medievali di Monte Santo. Durante i lavori di ripulitura della lapide, eseguiti con professionalità da Paola Carestia, è stato definitivamente chiarito il dubbio esistente sulla data del manufatto. Carlo Cenerelli Campana nel 1852 nella sua Istoria di Monte Santo affermava che era l’anno 1566, mentre in precedenza lo storico ripano, marito dalla Contessa santese Ippolita Compagnoni Marefoschi, Filippo Bruti Liberati nella VI lettera scritta sopra Monte Santo del 16/4/1844 affermava invece che era l’anno 1567. L’intervento di ripulitura avviato da Paola Carestia ha dissolto ogni dubbio. L’anno è il 1567.
A proposito dell’importanza delle mura castellane di Monte Santo, che risalgono al sec. XIV, e delle sue porte d’ingresso, che anticamente erano 4, ma quelle che noi oggi conosciamo sono solo 3, quella di Girola o Marina, demolita nel 1950, quella di S.Giovanni, demolita nel 1956 e l’unica che si è salvata dalla furia della modernità, quella di Galiziano, ultimamente ho trovato nel nostro Archivio Storico Comunale un documento molto interessante. Si riferisce ad un provvedimento della Reale Soprintendenza all’Arte Medievale e Moderna per le Marche e la Dalmazia del 18/10/1934 a firma del Soprintendente G. Pacchioni che dichiarava “le mura urbane di Potenza Picena con le relative porte di grande interesse storico ed architettonico, costituenti parte dell’antica rocca del sec. XIV”, vincolandole. Non si capisce per quale motivo, nonostante questo vincolo, sia nel 1950 che nel 1956 si siano potute abbattere due tra le più importanti testimonianze medievali di Monte Santo, cioè Porta Girola o Marina e la Porta S.Giovanni, senza che nessuno intervenisse. Questo restauro oggi avviato si è potuto concretizzare grazie anche all’impegno continuo, quando era ancora in vita, di Bruno Grandinetti, che ha cercato sempre di mettere in risalto l’importanza storica di questa epigrafe marmorea e viene dedicato alla sua memoria. Il caso ha voluto che anche in questa circostanza il restauro sia stato affidato ad una sua nipote, appunto Paola Carestia. L’intervento di recupero in oggetto una volta completato, deve convincere il comune di Potenza Picena ad attivarsi per lo spostamento dei cavi elettrici che deturpano il manufatto. In questa felice circostanza un ringraziamento particolare va rivolto al Sindaco di Potenza Picena Sergio Paolucci che ha accolto questa nostra proposta di restauro, al dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, ing. Giuseppe Percossi, che ha messo a disposizione mezzi e personale, ma in particolare all’economo comunale, dott.ssa Simona Ciasca, che ha seguito in ogni sua fase questo intervento, avendo a cuore come pochi il recupero e la valorizzazione del nostro patrimonio storico.
Ci si augura comunque che dopo il definitivo recupero dell’epigrafe marmorea, questa venga finalmente considerata tra i beni storici dell’Ente Comunale. Da parte nostra il riconoscimento che con la caparbietà con cui portiamo avanti le nostre battaglie di impegno civile e culturale a favore della nostra comunità, spesso si riesce ad ottenere degli ottimi risultati verso la valorizzazione delle nostre grandi tradizioni storiche, culturali e religiose. Dobbiamo continuare su questa strada, con l’aiuto fondamentale dei nostri lettori e collaboratori.
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