Quadro di S.Girio della Collegiata di S.Stefano di Potenza Picena. È di proprietà comunale?
Continuando nel lavoro di ricerca presso il nostro Archivio Storico Comunale spesso mi imbatto in documentazione molto interessante, che contribuisce a sollevare dubbi sulla proprietà di alcuni beni mobili sia della Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo che del Comune di Potenza Picena. Nel 2007 avevo sollevato dubbi sulla proprietà comunale del quadro di Simone de Magistris del 1584 “Madonna col Bambino tra i Santi Rocco e Martino”, un tempo di competenza della Confraternita dei Santi Rocco e Martino ed oggi stranamente di proprietà comunale, esposto all’interno della Sala “Antonio Carestia” della Giunta Comunale, nel Palazzo Municipale. Oggi, viceversa, ho trovato della documentazione che attesta la proprietà comunale del quadro di S.Girio, attualmente collocato all’interno della sagrestia della Collegiata di S.Stefano, ma che nel 1896 era esposto in una sala del Palazzo Comunale. Dopo tale data, dai registri degli inventari comunali del 1896, risulta che sia stato consegnato al Prevosto dell’epoca della Parrocchia di S.Stefano don Alessandro Cipollari “per la venerazione dei fedeli da esporsi all’interno della Collegiata”. E’ documentato che il comprotettore di Monte Santo, S.Girio, nell’Ottocento il giorno 26 Maggio veniva solennemente festeggiato con un Triduo nella Collegiata di S.Stefano, dove era consuetudine esporre anche l’effigie del Santo per la venerazione dei fedeli, cioè il quadro di proprietà comunale. Ovviamente era solo un deposito temporaneo, non veniva di certo ceduta la proprietà del bene. Purtroppo oggi sia per quanto riguarda il quadro di S.Girio come per quello di Simone De Magistris del 1584 la proprietà risulta di chi ne ha il possesso, senza avere alcuna documentazione che ne attesti la proprietà. Tutto questo accade perché il Comune di Potenza Picena ogni qual volta che decide di fare un inventario del proprio patrimonio mobiliare, non tiene mai conto della documentazione storica, cioè dei precedenti inventari, ma fotografa solo la situazione oggettiva dei beni presenti all’interno della proprie strutture, senza verificare se può vantarne la proprietà.
Anche con l’ultimo incarico dato alla società G.i.e.s. srl di Gualdicciolo, Rep. di San Marino (delibera Giunta Comunale n° 337 del 16/12/2005), la filosofia non è cambiata. In questo modo possiamo vantare proprietà molto discutibili, come ad esempio il quadro di Simone De Magistris del 1584, mentre perdiamo beni come il quadro di S.Girio. L’elenco potrebbe continuare senza fine. Nel caso particolare del quadro di S.Girio il comune di Potenza Picena, in particolare l’assessore al patrimonio Ugo Riccobelli e l’economo comunale, dott.ssa Simona Ciasca, informati con lettera il 16/1/2014 cosa intendono fare? Vogliono approfondire la questione, o far finta di niente? Anche il parroco della Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo, don Andrea Bezzini, è stato tempestivamente informato di questa situazione. Tutti tacciono, ma la verità è nei documenti d’archivio.
Sempre puntuali gli studi e le ricerche del Sig Onofri per amore della storia cittadina che mi sorprende sempre più. Io, però, credo che la proprietà alla fine è di chi ha custodito e custodisce con amore e affetto per l’esposizione. Moti, troppi beni artistici vantano proprietà per poi non permettere a nessuno di godere della bellezza e della custodia se non per un mero desiderio di POSSESSO. Ma chiarezza è d’obbligo. Come sempre vivissime congratulazioni e continui.
Egregio Sig. Antonio Lonigro,
sono abituato a cercare sempre la verità storica, senza fare calcoli di parte.
Contesto comunque in particolare il modo approssimativo con cui vengono fatti gli inventari dei beni sia del Comune di Potenza Picena che della Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo.
Saluti.