Statuto Comunale a stampa del 1736, conosciamo la Monte Santo del Medioevo – terza puntata
La decisione di pubblicare integralmente sul nostro blog a puntate dal 30 Giugno 2013 lo Statuto Comunale a stampa del 1736, Statuto risalente agli inizi del secolo XV, è nata dopo che il Comune di Potenza Picena è ritornato in possesso del volume che era scomparso dall’Archivio Storico nel 1980, ed è un fatto straordinario di natura storica e culturale, ma anche editoriale. Siamo abituati a scelte coraggiose ed innovative, premiate sempre dall’interesse dei nostri lettori. Vogliamo che la nostra storia, civile e religiosa, non sia solo patrimonio di pochi studiosi privilegiati che frequentano gli archivi, ma bensì sia alla portata di tutti coloro che amano veramente la nostra Monte Santo, anche di quelli che vivono lontani, magari all’estero. In passato sul nostro blog abbiamo pubblicato lavori inediti, come quello di Mons. Giovanni Cotognini sulla storia dell’Insigne Collegiata di S.Stefano, oppure le 14 lettere sopra Monte Santo scritte nell’Ottocento dal marchese Filippo Bruti Liberati. Per non parlare del libro sulla vita di S.Girio, comprotettore di Potenza Picena, scritto nel 1940 da padre Eugenio Bompadre, con i testi anche in inglese, francese e spagnolo. Il testo dello Statuto Comunale del 1736 stampato a Macerata dalla Tipografia degli eredi Pannelli, riporta il manoscritto risalente inizi del secolo XV, approvato dal Pontefice Eugenio IV nel 1445.
Consapevoli della difficoltà di leggere un testo scritto in latino medioevale, vogliamo comunque farlo conoscere, dando alcune indicazioni utili per comprendere l’importanza di questo volume per la nostra comunità. In primo luogo nel libro viene indicato l’autore del testo originario, cioè il forlivese Bartolomeo de Vallario, che risultava essere anche il Podestà della nostra comunità. Un’altro particolare su cui chiediamo ai nostri lettori di soffermarsi è lo stemma comunale che sta sul frontespizio del libro. Tenendo conto che Monte Santo all’epoca faceva parte dello Stato Pontificio, è interessante comunque notare i santi che vengono raffigurati sopra i cinque colli. Secondo don Vincenzo Galiè, noto storico, i santi sono Pietro e Paolo, ma leggendo il testo dello Statuto ed analizzando nei dettagli le figure dei santi rappresentati, credo si possa affermare che siano i protettori della nostra comunità dell’epoca, cioè agli inizi del secolo XV, S.Stefano Protomartire sulla sinistra e S. Maria Maddalena sulla destra. In quel periodo S. Stefano era il protettore principale mentre S. Maria Maddalena seconda protettrice “gubernatricis secundae nostri Comunis”.
Anche S. Girio, veniva festeggiato nel mese di Maggio, ma all’epoca non era ancora tra i protettori della nostra comunità. S. Stefano Protomartire veniva festeggiato, secondo quanto stabilito dallo Statuto Comunale, nel mese di Agosto. Per quanto riguarda inoltre i festeggiamenti di S.Girio, questi coincidevano nello stesso mese di Maggio con quelli di S.Angelo, ed erano occasione di gravi disordini che costringevano le autorità locali ad intervenire. Ovviamente all’epoca non si parlava di S. Anna. Altro particolare molto importante era la suddivisione del territorio comunale in 4 quartieri: S. Paolo, S. Pietro, S. Giovanni, e S. Angelo. Nella regolamentazione nell’uso delle fonti vengono citate tutte quelle esistenti all’epoca, e ne erano molte. Alcune di queste, come quelle di Galiziano e Carpineto, sono arrivate fino a noi, anche se oramai abbandonate al loro destino di degrado, mentre nel Medioevo erano fondamentali per l’approvvigionamento idrico della nostra comunità. Queste sono solo alcune delle curiosità dello Statuto Comunale che siamo riusciti a comprendere cercando di leggere il testo.
Ci auguriamo che qualcun altro, molto più competente di noi in materia di traduzione dal latino medioevale, possa aiutarci a capire la realtà di Monte Santo agli inizi del Quattrocento. Ringraziamo il Comune di Potenza Picena che ci ha consentito di pubblicare il testo dello Statuto Comunale. In particolare il Sindaco ing. Sergio Paolucci, l’assessore alla cultura Andrea Bovari, l’economo comunale dott.ssa Simona Ciasca e il dott. Roberto Domenichini, responsabile dell’Archivio Storico Comunale.
Dedichiamo questa terza puntata a Don Carlo Leoni, il parroco della Parrocchia dei Santi Stefano e Giacomo che ci ha lasciato il 16 Febbraio 2011, dopo una lunga sofferenza in conseguenza di un incidente stradale. Don Carlo Leoni ha amato tanto Potenza Picena e si deve al suo impegno se dieci anni fa, il 30/11/2003, è stata riaperta al culto, dopo lunghi lavori di restauro, la Collegiata di S. Stefano.