Centro Culturale “Umberto Boccabianca”, dopo il recupero già in fase di degrado?

Onofri Paolo

Autore di quasi tutti gli articoli del blog, si dedica spesso alla ricerca storica.

Potrebbero interessarti anche...

2 risposte

  1. Agata Carota ha detto:

    Un paese votato al turismo dovrebbe curare con orgoglio questi gioielli e puntare con decisione sulla cultura. Peccato!

    • Onofri Paolo ha detto:

      Ringraziamo la Signora Agata Carota per il suo intervento.
      La situazione che si è creata con il Centro Culturale Umberto Boccabianca di Via Trento è emblematica di come le nostre istituzioni comunali, amministratori e funzionari dei vari uffici competenti, lasciano lentamente degradare determinate strutture, nel Capoluogo del nostro comune in particolare.
      Nonostante le segnalazioni fatte sia agli amminstratori che ai funzionari, l’articolo sul nostro blog e quello uscito sul Corriere Adriatico, niente è stato fatto ad eccezione dei due mattoni del pavimento fissati dai dipendenti comunali la mattina di venerdì 6 settembre 2013.
      Grazie all’iniziativa del Fotoclub di Potenza Picena, ed in particolare al dinamismo del suo Co-Presidente Enzo Romagnoli, sabato 7 e domenica 8 settembre 2013 Potenza Picena è stata teatro di un grande evento di levatura nazionale, con la notte magica della fotografia. Anche la sala Boccabianca ospita in questo contesto due mostre, quella di Antonio Manta e quella di Federica Amichetti che rimarranno in questa struttura fino al 29 settembre 2013, compreso anche il periodo della festa del Grappolo d’Oro.
      Tutto il nostro centro storico per l’occasione della notte magica è stato sottoposto ad interventi di manutenzione e pulizia.
      L’unica struttura che non è stata interessata a questi interventi, ad eccezione dei due famosi mattoni, è stata proprio la Sala Boccabianca. Si tenga conto che il giorno giovedì 12 settembre 2013 la Giunta Comunale presenterà in questi locali il Bilancio 2013.
      Qualcuno dovrebbe invitare il Sindaco e gli Assessori ad andare nei bagni per vedere come sono ridotte le pareti dove quasi tutte le piastrelle si sono staccate.
      Chissà perché la nostra comunità non si indigna per questa situazione?

      Saluti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *