Ipotesi attributiva del dipinto della Chiesa di Sant’Anna di Potenza Picena loc.
Il dott. Mauro Barberini ha condotto un approfondito studio sul quadro di S. Anna della omonima Chiesa di Porto Potenza Picena, pubblicato sul blog dell’Associazione Culturale Eccetera.
Dopo aver consultato la documentazione d’archivio, ed in particolare letto il testamento della nobildonna santese Anna Credenziati, risalente al 1677 e da un’analisi stilistica del quadro, ha avanzato l’ipotesi di attribuire l’opera al pittore Gian Domenico Cerrini, meglio noto come “Cavalier Perugino”, nato a Perugia e che ha giocato nel suo tempo un ruolo importante nella compagine delle famiglie illustri di Roma, Firenze, Bologna e del Centro Italia.
Sue opere figurano nelle collezioni delle famiglie Barberini, Rospigliosi, Spada, Corsini, Medici, Lomellini, Marefoschi e molte altre.
La lettura del testamento della sig.ra Anna Credenziati ha consentito di stabilire che nel 1677 il quadro era stato già eseguito (escludendo pertanto quanto affermato in passato che poteva essere un’opera del Pomarancio, visto che l’artista in questione era morto nel 1626), e di chiarire definitivamente i santi raffiguranti.
Visto che la lettura iconografica dei soggetti aveva portato in passato a considerare la presenza oltre che di S. Anna, anche di S. Gioacchino, grazie alla lettura integrale del testamento da parte di Mauro Barberini, si è potuto appurare invece che il soggetto raffigurato, oltre che S. Anna, è S. Giuseppe (e non S. Gioacchino), proprio perché richiesto espressamente dalla committente Anna Credenziati al pittore (Anna e Giuseppe vengono considerati “avvocati”(protettori) della nobildonna santese).
Comunque questo particolare evidenziato da Mauro Barberini non è una novità. Già Carlo Cenerelli Campana nel 1852 nella sua Storia di Monte Santo citava espressamente questi due santi (probabilmente anche lui era a conoscenza del testamento di Anna Credenziati).
Il quadro era stato collocato dopo la morte della sig.ra Anna Credenziati nella chiesa di S. Pietro in Via Marefoschi, e dopo la sua demolizione alla fine dell’Ottocento, trasferito nella Chiesa di S. Anna del Porto. Questo trasferimento quando è avvenuto? A livello documentale risulta che il 1 gennaio del 1891 il quadro, con il relativo altare in legno, era presente all’interno della Chiesa di S. Anna. In quel periodo ancora non era stata istituita la Parrocchia di S. Anna, che avverrà il 15 marzo 1899, ed il cappellano incaricato dal Comune di Potenza Picena era don Giuseppe Gironelli, nato a Morrovalle il 11/09/1853, che diventerà successivamente parroco della Parrocchia di S. Stefano del Capoluogo. In precedenza l’incarico di cappellano della Chiesa di S. Anna era stato ricoperto prima da don Alessandro Mercuri, poi da don Antonio Pierconti, tutti e due di Potenza Picena. Nel 1894 verrà incaricato don Silvio Spinaci sempre di Potenza Picena, che nel 1899 ne diventerà parroco quando verrà istituita la Parrocchia, e ricoprirà questo incarico fino al giorno della sua morte il 17 luglio 1947.
Ebbene da un inventario comunale del 1/1/1891 risulta che il quadro di S. Anna, presente all’interno della Chiesa, era di proprietà di don Giuseppe Gironelli, che poi l’ha lasciato alla Parrocchia, mentre il fabbricato era di proprietà comunale.
Dopo questo lavoro di ricerca di Mauro Barberini è sorto un grosso dubbio. La intitolazione della Chiesa di S. Anna e successivamente anche la relativa Parrocchia nel 1899, è dipesa dalla presenza del quadro, oppure la intitolazione a S. Anna era precedente?
Nessuno ha mai fatto delle ricerche in proposito, ma dai documenti d’archivio risulta che già nel 1869, 1870 e nel 1880 veniva chiamata Chiesa di S. Anna, e sicuramente all’epoca il quadro di S. Anna era ancora nella Chiesa di S. Pietro del Capoluogo. Anche in questo caso qualche studioso potrebbe approfondire questo aspetto. Comunque la ricerca del dott. Mauro Barberini di Porto Potenza Picena è molto interessante e contribuisce alla conoscenza di una delle opere d’arte più importanti della nostra comunità.