La lapide dimenticata ….. sei anni dopo forse hanno trovato una soluzione. La vendono insieme al Palazzo?
Chi dice che gli amministratori di Potenza Picena non hanno spirito di iniziativa si sbaglia di grosso.
Il Palazzo ex Poliambulatorio, struttura che nel 1737 fu donata dal conte Alessandro Bonaccorsi alla nostra comunità e trasformata in Ospedale Civile, che vantava al suo interno anche la lapide dedicata alla Sig.ra Albina Gezzi ved. Pierandrei, che alla sua morte nel 1869, aveva donato tutti i suoi beni, quelli del marito e del cognato per i lavori di restauro della struttura (due grandi terreni ed un Palazzo), dopo il Consiglio Comunale del 27 Aprile 2012 (Delibera n.14), con 1’approvazione della variante al Piano Particolareggiato del Centro Storico all’unanimità da parte sia della maggioranza che dell’opposizione, hanno deciso di venderlo per ricavarci degli appartamenti. Venderanno anche la lapide che ricorda la Sig.ra Albina Gezzi e le testimonianze del conte Alessandro Bonaccorsi e della sua famiglia presenti nella struttura?
In questi sei anni, cioè dal I Aprile del 2006, non sono stati capaci di ricollocare al suo posto la lapide della Sig.ra Albina Gezzi, lasciandola abbandonato in un ripostiglio, nonostante i due solleciti della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche di Ancona.
Il 18 Maggio 2012, dopo la mia ennesima sollecitazione, la stessa Soprintendenza ha per la terza volta chiesto al Comune di Potenza Picena di ricollocare al suo posto la lapide, sollecitando l’Ente anche ad avviare le procedure per dichiarare il fabbricato dell’ex Poliambulatorio di interesse culturale con valenza storica-artistica-architettonica, ai sensi dell’art. 10 comma 1° e art. 12 comma 1° del Decreto Legislativo n° 42/2004.
Oramai a Potenza Picena l’unica cosa che sanno fare gli amministratori è quella di vendere tutti gli edifici storici, usati per finalità sociali e culturali. Ora tocca all’ex Poliambulatorio, domani toccherà probabilmente all’ex struttura del Convento dei Francescani Conventuali di S. Francesco di Via Trento, che attualmente ospita anche la Biblioteca Comunale, l’archivio storico, ed in precedenza anche la Pinacoteca (anche in questo caso la venderanno per ricavarci appartamenti?).
Non curano la manutenzione ordinaria delle strutture, lasciandole nel degrado, per poi giustificare la loro vendita.
La popolazione del Capoluogo Potenza Picena si troverà in futuro nella triste condizione di perdere tutte le strutture della socialità, della cultura e della sua storia, utilizzate attualmente dalle varie associazioni, dagli anziani, dagli scouts, dalla biblioteca comunale, archivio storico, rendendo l’antica Monte Santo un dormitorio.
Nel 2007 la comunità di S. Girio si mobilitò per evitare la vendita della ex Scuola Elementare della frazione.
Raccolsero 250 firme tra la popolazione e riuscirono a vincere quella battaglia di civiltà. Il consiglio comunale revocò la vendita.
Cittadini di Potenza Picena svegliatevi, organizzatevi, impegnatevi per evitare che a Monte Santo, nobile ed antica terra, ci sia un “deserto” sociale e culturale. Fermiamoli!!