150° anniversario dell’Unità d’Italia – A Potenza Picena uno strano modo di ricordare Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Cavour e il garibaldino Dott. Felice Schelini
Si sono concluse le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia (1861-2011). Potenza Picena ha ricordato questo avvenimento con una manifestazione che si è svolta al Teatro Comunale “Bruno Mugellini” il giorno 16 Marzo 2011. La Corale S. Stefano ha dedicato una bellissima serata “Il Canto del Patriota” la musica del Risorgimento Italiano il giorno 7 Agosto 2011. Inoltre la sig.ra Lorenza Cingolani di Porto Potenza Picena ha pubblicato per le scuole un libretto dal titolo “Non c’era una volta 1’Italia” la storia del Risorgimento in rima.
Per quanto riguarda la valorizzazione dei tre personaggi che sono stati tra i promotori principali dell’Unità d’Italia, cioè il Re Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi e Camillo Benso Conte di Cavour, nel nostro Comune si è assistito ad uno strano modo di ricordarli.
Invece che valorizzarli sono stati quasi dimenticati. Partiamo dal Re Vittorio Emanuele II. Potenza Picena, dopo la sua morte, avvenuta il 9/1/1878 ha intitolato al Re che ha reso possibile l’Unità d’Italia il Corso principale del Centro Storico. Ancora oggi non siamo stati capaci di chiamarlo Corso Vittorio Emanuele II (si chiama semplicemente Corso Vittorio Emanuele). Per quanto riguarda Camillo Benso Conte di Cavour, di cui nel 2011 ricorreva anche il 150° anniversario della sua morte, ancora non siamo stati in grado di collocare la targa nel Piazzale che gli è stato intitolato a Potenza Picena (si tratta del Piazzale che si trova tra Via G.B. Boni e Via E. Magner, dove c’è l’ingresso del Supermercato SMA). A Porto Potenza Picena c’è già da molto tempo una via dedicata al grande statista.
Sono passati oltre 30 anni (era il 4/10/1981 delibera n° 138), quando il Consiglio Comunale di Potenza Picena ha deciso questa intitolazione, e noi non siamo stati capaci in tutto questo tempo di collocare un palo ed una targa. Comunque abbiamo provveduto ad evidenziare l’intitolazione sia nelle guide del paese che nel cartellone posto in Piazza Matteotti. Per finire il caso di Giuseppe Garibaldi, sicuramente il più emblematico. A Potenza Picena, dopo la sua morte avvenuta il 2/6/1882, il Consiglio Comunale del 9 giugno 1882 decise di istituire l’Ospizio femminile (era già operante un Ospizio maschile), e di intitolarlo proprio all’Eroe dei due mondi. Successivamente i due ospizi sono stati riuniti in una unica istituzione, chiamata Casa di Riposo, con i nomi di Umberto I e Giuseppe Garibaldi. Il nostro Comune in occasione della inaugurazione della nuova struttura residenziale protetta della Casa di Riposo, che è avvenuta il giorno 22 Ottobre del 2011, ha pensato bene di modificare l’intitolazione chiamandola “Santa Caterina d’Alessandria”. Penso che sia l’unico caso, nell’anno in cui si festeggiava il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, dove è stata tolta l’intitolazione a Giuseppe Garibaldi. E’ un bel primato per Potenza Picena.
Per concludere il panorama desolante di come il Comune di Potenza Picena non ha saputo valorizzare quanti hanno reso possibile l’Unità d’Italia, dobbiamo mettere in risalto che all’unico garibaldino che sia vissuto a Potenza Picena, il dott. Felice Schelini, non gli sia stata ancora dedicata una targa, una lapide o una via. Si tenga conto che il dott. Felice Schelini, pur nativo di Ancona, è vissuto la maggior parte della sua vita a Potenza Picena, dove è morto il giorno 8 Maggio del 1915, ed è sepolto nel nostro Cimitero. Ha dedicato tutta la sua giovinezza combattendo per gli ideali del nostro Risorgimento, provenendo anche da una famiglia, gli Schelini di Ancona, che hanno dato nella nostra Regione il numero più alto di adesioni. Per il contributo dei genitori e dei 6 fratelli vengono anche chiamati i Cairoli delle Marche. Inoltre il dott. Felice Schelini si è adoperato, mettendo a rischio anche la sua vita, per aiutare i nostri concittadini colpiti da una grave epidemia di colera asiatico nel 1855. Nonostante tutto questo per i nostri amministratori sembra che il dott. Felice Schelini non sia degno nemmeno di una lapide.
E’ un peccato che Potenza Picena abbia fatto trascorrere tutto l’intero anno delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia senza aver valorizzato adeguatamente questi 4 personaggi importanti del nostro Risorgimento, nazionale e locale.
Bello il blog, elegante e ricco di bei contenuti su Potenza Picena, o Monte Santo, come anche diceva mio padre, nato a Potenza Picena nel il 26 maggio 1914.
Mi chiamo Giampiero Molinelli e seguo abbastanza assiduamente “isantesi” da potervi dire grazie per i contenuti ricchi ed interessanti.
Un saluto e Buon Anno a tutti voi.
Egregio Sig. Giampiero,
grazie per il suo intervento e per il giudizio positivo sul nostro blog.
Noi cerchiamo in tutti i modi di essere al servizio di tutti i nostri lettori, vicini e lontani, accomunati dal grande amore per la nostra città, appunto l’antica Monte Santo.
Un saluto e buon anno anche a Lei da parte di tutti i Santesi e continui a seguire il nostro lavoro.