Omaggio a Gaetano Solanelli il primo Sindaco di Monte Santo dopo l’unità d’Italia
Dopo l’Unità d’Italia, avvenuta il giorno 17 Marzo del 1861, Monte Santo elegge il 13 Maggio dello stesso anno il primo Sindaco. La scelta cade su Gaetano Solfanelli, dottore, cattolico liberale e convinto sostenitore delle ragioni dell’Italia unita.
Nato a Monte Santo il 4/3/1834 dal notaio Ernesto e da Elena dei Marchesi Bartolucci di S. Elpidio a Mare, studia nelle scuole locali, poi a Loreto dai Padri Gesuiti ed infine si laurea in medicina e chirurgia all’Università di Bologna.
Per il perfezionamento si trasferisce alla Sorbona di Parigi, dove impara anche la lingua francese. Terminati gli studi, ansioso di conoscere il mondo, si imbarca in Ancona come medico di bordo in un veliero britannico con destinazione Liverpool in Inghilterra, dove impara anche la lingua inglese. Ritornato a Monte Santo assiste gratuitamente i malati poveri e si guadagna anche una medaglia d’argento dal Papa PIO IX per aver salvato un ragazzo che annegava in mare.
Si ritrova in paese anche dopo gli avvenimenti della battaglia di Castelfidardo del 18 Settembre del I860, quando i soldati papalini, sconfitti dalle truppe Piemontesi del Generale Enrico Cialdini, si ritirano sbandati in fuga attraversando la vallata del Potenza e risalgono i colli di Monte Santo e di Montelupone. I cittadini santesi, impauriti, ritengono prudente rientrare nelle loro case chiudendo le porte del paese.
Il dott. Gaetano Solfanelli invece, insieme a pochi altri cittadini, resta fuori dalle mura del paese per soccorrere i feriti e gli invalidi sotto il portico della Chiesa della Madonna della Neve, convincendo i fuggiaschi, violenti per disperazione e per paura, a proseguire per Macerata, non arrecando danni alla nostra comunità.
Dopo un breve periodo in cui la gestione del Comune è affidata ad una Commissione Municipale, il dott. Gaetano Solfanelli è nominato Sindaco di Monte Santo il giorno 13 Maggio 1861.
Animato da spirito rinnovatore, coerente con le proprie idee liberali, anche se cattolico, cambiò il proprio cognome da Solfanelli in Solanelli, per ovviare ad una spiacevole omonimia, e si adoperò, insieme a tutto il consiglio
comunale, a far cambiare il nome del paese da Monte Santo a Potenza Picena, sancito con il Decreto del Re Vittorio Emanuele II del 21 Dicembre 1862. Il Consiglio Comunale di Monte Santo, su proposta dello stesso dott. Gaetano Solfanelli, il giorno 16 Ottobre 1862 aveva deciso all’unanimità di cambiare il nome di Monte Santo in Vittoria, in omaggio al Re Vittorio Emanuele II. Vista la contrarietà della popolazione alla nuova denominazione, nella seduta successiva del 27 Novembre 1862 su proposta del dott. Girio Mercuri, assente il Sindaco Gaetano Solfanelli, il Consiglio Comunale approva la nuova denominazione di Potenza Picena.
Pur essendo dottore in medicina e chirurgia, riesce ad entrare nella carriera diplomatico-consolare, grazie anche alla sua conoscenza delle lingue francese ed inglese.
E’ stato Console d’Italia a Larnaca di Cipro, dove muore sua moglie Maddalena Clerici dei Marchesi De Mari, sposata a Firenze. Successivamente si sposa con la sig.ra Carolina Giovannetti di Ancona.
Dopo Cipro si trasferisce a Trebisonda, poi Tagonrog sul Mare d’Azof ed in Terra Santa a Gerusalemme. Qui insieme ad un tecnico elabora un progetto di canale per unire il Mar Morto al Mediterraneo. A Gerusalemme rimane per 4 anni, durante i quali rende segnalati servizi oltre che ai cittadini italiani del luogo, anche alla comunità dei Padri Francescani.
Le ultime esperienze sono state al Pireo ed infine a Corfù come Console Generale dove, dopo una grave malattia, muore il 28/2/1898.
Dopo i solenni funerali che si sono svolti a Corfù, la salma viene trasferita dalla moglie Carolina Giovannetti a Potenza Picena e tumulata nella tomba di famiglia nel cimitero locale il giorno 10/3/1898, posta all’ingresso sulla destra del porticato, in un magnifico monumento sepolcrale, opera dello scultore R. Giaccaia, oggi purtroppo abbandonato e pericolante.
A Potenza Picena rimangono ancora i due palazzi della famiglia Solanelli, sia quello di città, già Palazzo Trionfi e oggi Palazzo Mazzoni, in vico Solanelli e quello di campagna, chiamato villino Solanelli, in contrada Palazzo Rosso.
Potenza Picena non deve dimenticare questo straordinario personaggio che è parte importante sia della sua storia che di quella dell’Italia, impegnandosi a valorizzarlo adeguatamente. Notizie tratte dal libro “Potentini illustri” di Norberto Mancini. Recanati Tipografia Pupilli 1950.
Documenti allegati:
- Discorso Solanelli.pdf Testo dell’intervento del Dott. Gaetano Solfanelli Sindaco di Monte Santo nella seduta del Consiglio Comunale del 16/10/1862 che ha deciso il cambio del nome della città da Monte Santo a Vittoria. Archivio Storico Comunale. Si ringrazia il Dott. Roberto Domenichini per la consulenza prestata nella trascrizione del testo.
Vi ringrazio molto per l’articolo che avete scritto, io stessa che sono la figlia di Carlo Solanelli non conoscevo la storia del mio bisnonno.
Mi piacerebbe molto avere altre informazioni.
Cordiali saluti
Clara Solanelli Giovannetti
Grazie per il suo intervento.
Per noi è stato un grande onore ricordare il Console Generale d’Italia Gaetano Solanelli, primo Sindaco di Monte Santo. Abbiamo colto l’occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, di cui lui era un convinto sostenitore, anche se cattolico (grazie alla disponibilità del Conte Gian Mario Lazzarini di Potenza Picena, da poco scomparso, avevamo anche una sua foto con dedica al Conte Flavio Buonaccorsi del 1895 scattata a Corfù), per ripubblicare la sua biografia scritta nel 1950 da Norberto Mancini su Potentini illustri.
Altre notizie le abbiamo potute trovare nei documenti conservati nell’Archivio Storico Comunale di Potenza Picena.
Tutto quello che abbiamo trovato su Gaetano Solanelli lo abbiamo pubblicato.
Resta solo una interessante lettera di Carolina Giovannetti Solanelli, su moglie, del 6 aprile 1898 conservata presso l’archivio storico comunale.
Per qualsiasi ulteriore informazione restiamo a sua disposizione.
Saluti.
Just a small comment, if I may. I am the son of Fiamma Solanelli. I note that the coat of arms is listed as being of the family Solanelli. I understand from my research that this is the coat of arms for Geatano Solanelli alone. The family one is actually somewhat older.