Sull’orìgine del nome Monte Santo
di Roberto Domenichini
Non vi sono certezze sul motivo per cui questa cittadina (Potenza Picena) dal Medioevo fino all’Unità d’Italia si chiamava Monte Santo. Le stesse origini della formazione del “castello” prima e del Comune poi appaiono ancora non del tutto chiare.
Secondo la tesi tradizionale (Carlo Cenerelli Campana 1852 e Norberto Mancini 1958), nella collina dove si trova Potenza Picena già nel VI secolo d.C. esistevano una chiesa dedicata a S. Stefano ed un luogo abitato (nella parte sud-ovest del colle) chiamato però Monte (o Castel) S. Giovanni.
Nel 1116 però le truppe dell’imperatore Enrico V (al tempo della lotta delle Investiture) avrebbe distrutto Monte (o Castel) S. Giovanni. A seguito di ciò sarebbe intervenuto il vescovo di Fermo che avrebbe favorito la rinascita di Castel S. Giovanni inglobando in questo nuovo centro abitato anche la Pieve di S. Stefano e le abitazioni sorte attorno ad essa. Questo nuovo centro abitato nel 1128 avrebbe assunto il nome di Monte Santo e, per decisione o intervento del vescovo (Liberto) avrebbe anche assunto il titolo di città.
Questa tesi tradizionale si è rilevata storicamente infondata: infatti è stato ripubblicato un documento tratto dal Regesto Farfense (dell’Abbazia di Farfa) nel quale in un atto del 947 si nomina la “Pieve di Santo Stefano di Monte Santo”. Quindi Monte Santo esisteva ben prima del 1128; inoltre il castello di Monte S. Giovanni distrutto da Enrico V è da identificare con l’antico Castel S. Giovanni, che era situato tra Montecanepino e la Villa Bonaccorsi.
Tenuto conto di ciò, quali sono le origini di questo nome Monte Santo? Secondo me, si possono avanzare al riguardo alcune ipotesi:
-anzitutto si potrebbe pensare che il nome possa derivare da “Sacrata”, antico vicus romano che probabilmente era situato verso la foce del torrente Asola. Come Potenza (Potentia) anche questa località fu abbandonata dagli abitanti nel V-VI secolo d.C. ed i “sacratesi” si sarebbero in parte rifugiati nel colle vicino più alto che sarebbe diventato così il monte “sacratus” o sacro, quindi Monte Santo.
-Un’altra ipotesi, forse più attendibile, è che Monte Santo sia una sorta di contrazione di Monte di Santo Stefano; vale a dire originariamente il nome era Monte di S. Stefano perché nel punto più alto di questo colle, fin dall’alto medioevo, era stata eretta una chiesa (tempio) dedicato al Protomartire. Attorno a questa chiesa sono sorte delle abitazioni e la cittadina poi si è allargata a cerchi sempre più ampi (tanto che il circuito delle mura è stato ampliato più volte).
Questa tesi dell’originario nome di Monte di Santo Stefano è sostenuta anche da un manoscritto conservato nella Biblioteca Angelica di Roma, manoscritto che però è del XVI secolo (e pertanto da prendere con beneficio di inventario). Esso tuttavia riferisce di una tradizione che era ancora viva all’epoca; nel testo si legge che il vescovo fermano, in visita nella parte settentrionale della sua diocesi, vedendo gli abitanti del “castello” di Girola (o San Paolo – situato nell’area tra il Varco e Casette Antonelli) impegnati a rafforzare le mura di difesa del loro centro abitato, avrebbe detto agli stessi abitanti “cessate, cessate da questa impresa (inutile) che io vi darò un monte santo dove costruire” e vivere più sicuri. E fu così -continua l’anonimo autore del manoscritto- che da quel momento quel colle o monte indicato dal vescovo venne chiamato Monte Santo, “mentre prima era Monte di Santo Stefano”.
Roberto Domenichini