Il Generale Giulio Douhet – La vita e le opere
E’ stato pubblicato nel 2009 il libro sulla vita e le opere del Generale Giulio Douhet, scritto da Antonio Pelliccia e stampato presso la Cromografica Roma srl di Roma (il libro può essere ordinato dal sito ilmiolibro.it). Il testo ci è stato segnalato e messo a disposizione dal sig. Piero Cingolani, attento studioso e ricercatore di fatti e personaggi legati in particolare a Porto Potenza Picena.
E’ la prima biografia completa che sia stata scritta su questo straordinario personaggio che è stato il Generale Giulio Douhet, il più importante teorico italiano della guerra aerea, famoso per essere l’autore del saggio militare “Il dominio dell’aria”, pubblicato nel 1921 e tradotto successivamente in tutto il mondo, in particolare in Francia e negli Stati Uniti d’America, oltre che essere stato utilizzato nelle scuole militari dell’Aeronautica in Italia e in altri Paesi.
In questo saggio il gen. Giulio Douhet afferma la superiorità militare della forza aerea su quella della Marina e dell’Esercito e la necessità di una organizzazione autonoma ed indipendente dell’arma aeronautica (questo obiettivo verrà raggiunto nel 1923, con la nascita della Regia Aeronautica).
Giulio Douhet nasce a Caserta il 30/5/1869 da Giulio, Capitano della Sanità (lavorava all’Ospedale Militare della città), e da Giacinta Battaglia, insegnante, discendente di una nota famiglia di Vercelli. Il padre di origini nizzarde, aveva optato per l’Italia, quando Nizza e la Savoia furono cedute alla Francia in base al trattato di Torino del 24/3/1860. Frequenta l’Accademia Militare di Modena e il 6 Agosto del 1888 viene assegnato, in qualità di sottotenente, al Reparto Bersaglieri di Torino e diventa Capitano nel 1900.
Il 23 Dicembre del 1905 si sposa a Potenza Picena con la sig.ra Teresa Casalis, da tutti chiamata Gina, figlia del Senatore Bartolomeo, proprietario della tenuta e dei vigneti di Montecoriolano, oltre che della Villa. Dal loro matrimonio non ebbero figli.
Nel 1915 partecipa alla 1° Guerra Mondiale come Capo di Stato Maggiore del V° Reggimento di Fanteria.
Nel 1916 per aver criticato l’operato del Gen. Luigi Cadorna, Comandante e responsabile delle truppe italiane, nel condurre la guerra, che stava causando una notevole quantità di morti tra i soldati italiani, viene condannato ad un anno di reclusione, che sconta nel Forte di Fenestrelle (il Gen. Luigi Cadorna, dopo la disfatta di Caporetto verrà rimosso dall’incarico e sostituito dal Gen. Armando Diaz).
Durante questo periodo di detenzione, Giulio Douhet, scrive molto, riflettendo sull’esperienza della guerra e sul ruolo dell’aviazione nel conflitto, costituendo la base della sua teoria militare enunciata nel saggio successivamente pubblicato nel 1921 “Il dominio dell’aria”.
Giulio Douhet dopo la sua esperienza detentiva viene messo in congedo e gli viene assegnato il compito di Direttore Centrale presso il Commissariato Generale dell’Aeronautica, con il compito di provvedere alla preparazione del personale alla guerra.
Amico personale di Gabriele d’Annunzio, godeva della stima sia del capo del Governo Benito Mussolini che di Italo Balbo, prima Sottosegretario poi Ministro dell’Aeronautica. Giulio Douhet, il più importante teorico militare italiano della guerra aerea, non aveva mai pilotato un aereo.
Appassionato di pittura, scultura, intarsio e letteratura drammatica, scrisse anche commedie di satira sociale e testi di film, il gen. Giulio Douhet è morto a Roma il 14/2/1930, mentre la moglie Teresa Casalis è morta nella stessa città il 29/4/1960.
Potenza Picena ricorda il Gen. Giulio Douhet sia avendogli intitolato la Piazza più importante di Porto Potenza Picena che il campo sportivo dello Oratorio parrocchiale di S. Anna, in quanto i rispettivi terreni dove sono stati costruiti erano di proprietà della famiglia Casalis-Douhet. Inoltre per un breve periodo agli inizi degli anni Cinquanta ha operato a Porto Potenza Picena anche una società di calcio amatoriale, sorta nel contesto dell’Oratorio Parrocchiale di S. Anna, intitolata al Gen. Giulio Douhet (la società si chiamava Ala-Douhet).
Nonostante i suoi impegni di studioso delle problematiche militari, il Gen. Giulio Douhet ha dedicato molto tempo ed impegno anche allo sviluppo e al miglioramento dell’Azienda Agricola di Montecoriolano Casalis-Douhet, ed in particolare per quanto riguarda i suoi vigneti, introducendo nuove viti francesi (Merlot-Cabernet-Sauvigon-Chardonnay), predisponendo gli impianti per la coltivazione meccanizzata.