70 anni fa nasceva la “Pro Porto Potenza Picena”
Il 15 Aprile del 1940, anno XVIII° E.F., veniva costituito a Potenza Picena l’Ente “Pro Porto Potenza Picena”, con sede nella frazione Porto e con l’intento di sviluppare il turismo balneare.
Il primo consiglio di amministrazione era così composto:
Presidente | Azzolino Clementoni | Maestro Elementare
Podestà |
Vice-Presidente | Guido Clementi | Magazziniere SCA
Segr. Fasci di Combattimento |
Segretario | Giulio Casciotti | Farmacista |
Cassiere | Carlo Marchetti | Ragioniere SCA |
Consigliere | Filippo Bocci | Notaio |
Consigliere | Attilio Masserini | Insegnante in pensione |
Consigliere | Gerio Matteucci | Possidente |
Consigliere | Nazzareno Pavoni | Pensionato F.S. |
Consigliere | Daniele Fava | Fattore azienda Casalis-Douhet |
Si gettavano in questo modo le basi per sviluppare il turismo, dopo che il Ministero della Cultura Popolare il 17/7/1936 aveva dichiarato Porto Potenza Picena “Centro di interesse turistico e di villeggiatura”. Uno dei primi slogan pubblicitari per promuovere Porto Potenza Picena è stato “la sua attraente spiaggia dal mare incantevole ad oriente e dalle lussureggianti colline ad ovest, è in una continua festa di azzurro, di verde, di sole. Visitatela.”
Già in quel periodo e negli anni successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale, a Porto Potenza Picena, oltre che gli affittacamere privati, erano già presenti strutture accoglienti per i turisti che sceglievano la nostra spiaggia per trascorrere le loro vacanze. Avevamo la Pensione Diana di Belluccini Alberico in Via Aprutina, l’Albergo Adriatico di Elisa Ricci in Via Duca degli Abruzzi n° 22, la Trattoria del Gallo in Piazza della Stazione 3 (con la specialità delle tagliatelle all’uovo), la Pensione Mare in Via Dante Alighieri 53 (ritrovo famigliare, aperto tutto l’anno, prezzi modici), il Caffè Giorgetti in Piazza della Stazione 10 (troverete il miglior caffè, liquore, dolciumi, gelati e vini).
Comunque i primi alberghi di Porto Potenza Picena sono stati l’Albergo “Piceno” che si trovava in Via Carlo Buonaccorsi, vicino alla Stazione Ferroviaria, ed era gestito dalla sig.ra Luisa Prosperi in Castrucci nata a Roma (ha operato fino al 1931 dopo di che la struttura è stata acquistata dalle Suore dell’Addolorata di Potenza Picena), l’Albergo “Marino” di Sante Pasquali in Via Dante Alighieri 615 e l’Albergo-Osteria Rampioni in Via Ettore Bocci. A Potenza Picena operava invece l’Albergo “Vittoria” in Corso Vittorio Emanuele II, gestito dalla sig.ra Vittoria Tamburrini Tamante.
I primi stabilimenti balneari di Porto Potenza Picena erano gestiti da famiglie di pescatori, come quelli di Ricci Riccardo e di Marconi Primo e Nazzareno. In quel periodo il turismo balneare a Porto Potenza Picena era prevalentemente locale, con famiglie che provenivano anche da grandi città come Perugia, Roma, Milano e Bologna. Inoltre forte era la presenza già all’epoca delle colonie per bambini, in particolare provenienti da Pollenza, per la presenza dell’Istituto “Mons. Corrado Marinozzi”, da Perugia, per la Colonia “Perugina”, da Recanati, per l’Educandato di S. Stefano gestito dalle Suore della città leopardiana.
Le presenze complessive delle stagioni estive a Porto Potenza Picena erano già considerevoli negli anni Trenta. Ad esempio nella stagione balneare del 1934 si erano registrate n° 861 presenze nel periodo luglio ed Agosto, di cui 409 adulti, 233 bambini e 219, sempre bambini, delle colonie estive. Vigilava sulla sicurezza dei bagnanti l’Associazione Marinai, in congedo, che utilizzava una lancia messa a disposizione da una famiglia di pescatori (Scataglini Augusto, Giri Pasquale). Era possibile già all’epoca assistere nella stagione estiva al cinema all’aperto, sia nell’arena del Cinema Italia, che nel giardino dell’Albergo “Piceno”. Non bisogna dimenticare che Porto Potenza Picena e la zona collinare circostante veniva scelta anche dai nobili, possidenti ed industriali per costruirvi le loro dimore e ville che utilizzavano in particolare nel periodo estivo, come la Villa Serra, costruita nel 1930 dall’ing. Giovanni Serra di Matelica, ed in precedenza le ville delle famiglie Bonaccorsi, Marefoschi, Solanelli, Casalis, Matteucci, Scarfiotti, Bocci.
Padre Erasmo Pecossi nel 1969 definiva Porto Potenza Picena “affascinante ed accogliente, quale oasi di pace e di bene, con la sua ampia e nitida spiaggia, che chiameremo “la Perla della Provincia”, che simile a farfalla variopinta si adagia e svolazza da un fiore all’altro. E’ uno dei più bei centri turistici della regione marchigiana, che offre oltre ad una meravigliosa scena panoramica, di colli, di vigneti e campi verdeggianti…. un clima mite … un conforto di vita sana e ricreativa …..caratterizzata da una ospitalità, propria dei Potentini, affabile e gentile”. Artefice di questa intuizione è stato senza alcun dubbio il maestro elementare Azzolino Clementoni, in quel periodo Podestà del Comune di Potenza Picena. Azzolino era nato a Potenza Picena il 18/10/1891, da Serafino e Annunziata Bufalari, fratello dei più importanti musicisti Arturo e Flavio, oltre che di Giuseppe, tragicamente morto in un incidente stradale a Monterotondo di Roma il 25/8/1937.
Azzolino Clementoni si era sposato con la maestra elementare Giulia Marconi ed è sempre vissuto a Potenza Picena in Via Fioretti n° 15. Nel 1948 si è trasferito con la sua famiglia a Porto Potenza Picena, andando ad abitare in Via Duca degli Abruzzi 8. E’ autore di due famosi stornelli che esaltano l’intero territorio comunale di Potenza Picena: “Jrenne per Montesanto” e “Nenie …. di Porto”. Il primo dedicato al Capoluogo (appunto Montesanto), il secondo al Porto. E’ morto il 22/9/1971 a Porto Potenza Picena.
Oggi Potenza Picena, con la spiaggia di Porto Potenza Picena, le bellezze ambientali, architettoniche, artistiche e storiche del Capoluogo, le sue strutture ricettive, la capacità di accoglienza, può vantare di aver ottenuto la Bandiera Blu dal 2008, confermata anche quest’anno per la terza volta, ma senza il contributo di persone come il maestro Azzolino Clementoni e di tutti coloro che nel lontano 1940 hanno fondato la “Pro Porto Potenza Picena” ed hanno creduto nelle potenzialità turistiche del nostro centro rivierasco e dell’intero territorio comunale, questo ambitissimo traguardo non lo avremmo potuto raggiungere.
COMPLIMENTI PAOLO SEGUO ASSIDUAMENTE LA TUA RUBRICA MOLTO INTERESSANTE. MI DAI SEMPRE DELLE NOTIZIE CHE PUR ESSENDO NATO E STATO RESIDENTE A POTENZA PICENA SINO AL 1965 NON AVREI MAI SAPUTO.GRAZIE E VAI AVANTI COSI’.
Ringraziamo Enzo per il suo intervento e per il giudizio sul nostro blog. La ricerca storica, che si deve sempre basare sulla consultazione di documenti di archivio, riserva anche a noi spesso grandi sorprese e novità.
La storia, gli avvenimenti, i personaggi della nostra realtà acquistano in questo modo un valore nuovo, originale ed autentico.
Saluti e continui a seguire il nostro lavoro.
Caro Paolo,
quello che stai facendo ha un valore eccezionale.
Mettere a disposizione il frutto delle tue ricerche attraverso un mezzo facilmente (e gratuitamente) usufruibile, soprattutto ai giovani, è sicuramente il modo più efficiente per far conoscere e tramandare la storia del nostro territorio.
Sono contento che hai coinvolto in questo lavoro anche Piero.
I risultati si vedonono dall’aumento degli argomenti che riguardano la storia di Porto Potenza Picena.
La cosa più importante è la pubblicazione dei documenti originali,
che rendono molto più viva e reale la storia stessa.
Da parte mia cercherò di far conoscere e frequentare questo blog al maggior numero possibile di giovani.
Complimenti ed un grazie particolare.
Ringraziamo Luigino per il suo intervento ed il giudizio sul nostro blog. Noi non facciamo mai distinzione tra gli argomenti che riguardano Potenza Picena e Porto Potenza Picena. Partiamo sempre da una visione libera da condizionamenti campanilistici, che tanto male hanno fatto e continuano a fare al nostro comune, con l’intento di far conoscere la vera storia della nostra comunità, partendo solo dai documenti dell’archivio storico del Comune di Potenza Picena. Questa istituzione è tra le migliori di tutta la Provincia di Macerata, perché ricca di materiale, ben ordinato e consultabile anche da parte dei non addetti ai lavori, grazie alla competenza della persona incaricata, il dott. Roberto Domenichini, funzionario presso l’Archivio di Stato di Ancona, che lo sta seguendo dal 1992. La sua presenza è garanzia di qualità e serietà nelle ricerche storiche. Chiunque pretende di scrivere sulla storia di Potenza Picena, Porto Potenza Picena e dell’intero territorio comunale, dei suoi personaggi più importanti, della sua tradizione religiosa, culturale e civile, non può fare a meno di consultare questa documentazione, e non scrivere sulla base di quello che dicono “Caio” e “Sempronio”, facendo passare la memoria individuale come fonte storica indiscutibile.
Per i suoi contenuti questo blog dovrebbe essere fatto conoscere maggiormente ai ragazzi e alle ragazze delle nostre scuole comunali di Potenza Picena e Porto Potenza Picena, ai loro insegnanti e professori, che spesso dimostrano grande “ignoranza” storica e scarsa volontà di conoscere, ai nostri amministratori e a chi pretende di scrivere libri su Potenza Picena. Un dato curioso che dimostra il limite della nostra comunità. Il nostro blog è molto più seguito in Argentina, dai discendenti dei nostri emigrati in quella nazione, e dalle altre parti d’Italia, che nel nostro Comune. Di chi è la colpa? Noi comunque proseguiamo con umiltà e serietà il nostro lavoro. Continui a seguire il nostro blog, dandoci anche dei suggerimenti, consigli ed eventualmente collaborazione. La ringraziamo inoltre per l’impegno che vorrà mettere per pubblicizzare tra la popolazione giovanile e non il nostro blog.
Saluti.