Marcinelle 8 agosto 1956 – Il dramma della nostra emigrazione vissuto da Gino Bardella di Potenza Picena
L’8 Agosto del 1956 nella miniera di Bois du Cazier a Marcinelle, in Belgio, si è consumato uno dei più gravi drammi della nostra emigrazione. In una miniera di carbone, per un incendio, sono infatti morti 262 minatori dei 274 presenti in quel momento, di cui 136 italiani, emigrati da tutte le regioni d’Italia. Di questi 12 erano marchigiani, di cui 2 della Provincia di Macerata.
Pochi sanno che a Potenza Picena viveva un minatore che è fortunatamente scampato a questa tragedia che ha segnato profondamente l’Italia. Si trattava del sig. Gino Bardella, nato a Taglio di Po, in Provincia di Rovigo, il 6/3/1923, sposato nel 1949 con la sig.ra Nazzarena Garbuglia. Ha lavorato in Belgio dal 1949 al 1960, residendo a Charleroi, dove sono nati i tre figli, Marino (1951), Dorismo (1953) e Dario (1956). Il giorno della tragedia nella miniera di Bois du Cazier, Gino si è salvato perchè era malato, ma tutti i minatori che sono morti quel giorno erano suoi compagni di lavoro, e questa tragedia lo ha segnato profondamente sia nel fisico che nell’anima.
Gino Bardella, che stava in Belgio insieme al fratello Dino, è venuto nelle Marche grazie all’amicizia con un suo collega di lavoro di Montelupone, un certo sig. Pallotta, che gli ha fatto conoscere la sua futura moglie Nazzarena Garbuglia, che viveva con la sua famiglia in quel paese, anche se originaria di Morrovalle.
Dopo 11 anni trascorsi in Belgio, Gino con tutta la sua famiglia si è trasferito a Potenza Picena nel 1960, ed è andato a vivere prima in Via Galiziano, successivamente in Via Carlo Zima.
Dalla sua esperienza lavorativa nella miniera di carbone Gino, detto anche “Ciapa mi” (termine dialettale veneto che lui usava quando giocava a carte), ha contratto la malattia professionale della silicosi ai polmoni, oltre che essere stato vittima di un infortunio sul lavoro ad una gamba. Per questi motivi era invalido del lavoro.
Il dramma della miniera di Marcinelle lo ha segnato profondamente, lasciandogli una ferita profonda nell’anima, che lo porterà ad una tragica morte il giorno 29/3/1978.
Altri cittadini di Potenza Picena risultano tra coloro che hanno lavorato per molti anni nelle miniere di carbone del Belgio, tra cui Giuseppe Carinelli.
Oggi mi viene in mente un particolare di quando da ragazzo frequentando la scuola elementare di Potenza Picena insieme al figlio più piccolo di Gino, Dario, a noi suoi coetanei ci colpiva molto il fatto che era nato in un paese lontano, a Charleroi in Belgio. All’ora non capivamo il perchè. Oggi mi rendo conto che quella città, Charleroi, era legata alla nostra emigrazione in Belgio e ad una delle più gravi tragedie del mondo del lavoro nella civilissima Europa, appunto quella della miniera di carbone di Bois du Cazier di Marcinelle. Tragedia umana che ha segnato l’Italia e l’Europa, che non bisogna dimenticare, rendendo onore ai tanti minatori italiani ed europei che sono morti a Marcinelle. Anche il minatore Gino Bardella deve essere ricordato tra i lavoratori che con il loro sacrificio da emigrati hanno fatto grande l’Italia che usciva dalla Seconda Guerra Mondiale, ridando dignità ed onore ad una Nazione sconfitta ed umiliata.
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