Carlo Cenerelli Campana – Finalmente ritrovati i discendenti
Grazie al nostro blog finalmente siamo stati in grado di ritrovare i discendenti della nobile famiglia di Carlo Cenerelli Campana, autore nel 1852 del libro sulla storia di Monte Santo “Istoria dell’antica città di Potenza rediviva in Montesanto”, stampato presso la Tipografia Jaffei di Ripatransone.
Questa straordinaria scoperta viene dopo la recente individuazione del Palazzo della famiglia Cenerelli Campana a Potenza Picena, posto in via Tripoli, in prossimità della Piazzetta che porta il loro nome.
Si è messo in contatto con noi il Signor Luigi Cenerelli, residente a Firenze, discendente del figlio di Carlo Cenerelli Campana, Luigi, nato a Monte Santo nel 1822 e morto in Osimo nel 1890, sposato con la Signora Luigia Angiolani, che già nel 1861 risultava presente in Osimo. Era l’unico figlio maschio che non aveva seguito la vita religiosa, a differenza dei fratelli don Giovanni e don Francesco (anche una sorella, Francesca, risulta tra le suore di clausura del Monastero delle Benedettine di Potenza Picena).
Durante i lavori di ricerca sulla famiglia Cenerelli Campana abbiamo fatto un’altra scoperta molto interessante. La stele recintata da un’inferriata posta all’ingresso, sulla sinistra, del cimitero di Potenza Picena, di cui nessuno conosceva il significato, sappiamo ora che è dedicata ai coniugi Francesco Angelelli e Maria Cenerelli, la prima figlia di Carlo Cenerelli Campana.
L’individuazione dei discendenti di Carlo Cenerelli Campana è un grande avvenimento per la nostra comunità, che ha la possibilità di riallacciare i rapporti con i rappresentanti di una famiglia che ha fatto la storia di Monte Santo.
Si spera che l’Amministrazione Comunale di Potenza Picena inviti il Sig. Luigi Cenerelli e i suoi famigliari nella nostra città per fargli conoscere il paese dove è nato e vissuto il loro antenato, che dopo 150 anni è molto cambiato ma che comunque non ha mai dimenticato uno dei suoi figli più illustri che ha saputo valorizzare la storia, la tradizione e la cultura di Monte Santo, intitolandogli anche nel 2002 la Biblioteca Comunale di Via Trento.