“Anime e Muri” Porto Potenza dal 1857 al 1926, uno sguardo al passato
E’ stata inaugurata sabato 26 giugno 2010 dal Sindaco di Potenza Picena Sergio Paolucci, presso la Torre di S. Anna in Piazza Marotta, la mostra “Anime e Muri” Porto Potenza dal 1857 al 1926, uno sguardo al passato, organizzata dalla locale Pro-Loco e dal Comune, curata da Piero Cingolani, con la consulenza storica di Paolo Onofri e la collaborazione di Gianluca Sbrollini, Massimo Ricciardi, Roberto Purifico, Carlo Del Medico, Marco Malatini, Silvia Lambertucci, David Dernowski, Delio Ricci, Alessandro Carella e Mario Moroni.
La mostra rimarrà aperta fino al 31 Agosto, tutti i venerdì, sabato e domenica, dalle ore 21,30 alle ore 23,30 e si potrà anche visitare la Torre. Partendo dai documenti conservati sia nell’Archivio Storico Comunale che in quello della Parrocchia di S. Anna, si ricostruisce la storia della comunità di Porto Potenza dal 1857, anno in cui il Papa marchigiano Pio IX il giorno 16 Maggio sosta al Porto di Monte Santo, nei pressi del Castello e riceve tutta la comunità civile e religiosa, fino al 1926, quando il Vescovo di Fermo, Mons. Carlo Castelli il giorno sabato 23 Ottobre alle ore 9,00 inaugura la nuova Chiesa di S. Anna, progettata dall’Architetto santese Eusebio Petetti, fortemente voluta dal parroco Don Silvio Spinaci, dal Comune di Potenza Picena, Sindaco l’Avv. Paolo Scarfiotti e dall’intera comunità locale, che ha contribuito a finanziare la costruzione. Con questa mostra la cittadinanza di Porto Potenza e dell’intero Comune ha la possibilità di conoscere più dettagliatamente il ruolo svolto dalla nuova linea ferroviaria e dalla locale stazione, inaugurata il 17 Maggio 1863, nel contesto di uno sviluppo urbanistico e demografico che ha portato nel giro di diversi decenni ad una notevole crescita della zona costiera, a discapito sia del Capoluogo, delle sue frazioni, Montecanepino e S. Girio e di tutta la campagna.
Porto Potenza da località balneare frequentata solo nel periodo estivo, dove prevalente era l’attività della pesca, si trasforma in breve tempo in comunità e la prima cosa a cui si pensa nel 1863 è la costruzione di una Chiesa, di una “cappellina a dir messa”, anche al servizio dei frequentatori della stazione ferroviaria. Prima dell’arrivo di Don Silvio Spinaci, quando viene istituita la Parrocchia nel 1899, il Comune pagava un cappellano che si recava al Porto a dir messa nei giorni festivi. Il primo cappellano è stato p. Francesco Quadrini, seguito da Don Alessandro Mercuri, che svolgeva anche il compito di maestro elementare per i bambini del luogo, fino a Don Antonio Pierconti. Già nel 1870 si parlava di istituire la nuova Parrocchia al Porto, i cui abitanti dipendevano da quella di S. Stefano del Capoluogo. Nel 1898, vista la crescita demografica del Porto, 71 capi famiglia chiedono al Sindaco di Potenza Picena, Cav. Ettore Bocci, di attivarsi per la istituzione di una nuova Parrocchia. Il provvedimento del Vescovo di Fermo, Mons. Roberto Papiri, arriverà solo il 15/3/1899 e la Parrocchia si chiamerà di S. Anna. A proposito del nome della Chiesa e della Parrocchia, la tradizione ha sempre attribuito questo fatto alla presenza del quadro raffigurante la “Vergine con Bambino tra i Santi Gioacchino e Anna” del sec. XVII, proveniente dalla Chiesa di S. Pietro di Potenza Picena. Sulla base dei documenti di archivio, prima che il quadro fosse trasferito nella Chiesa del Porto, già in una lettera del 1879 il Vescovo di Fermo, Mons. Amilcare Malagola, in una sua visita chiamava la Chiesa del Porto di S. Anna.
Scopriamo con questa mostra il ruolo svolto dal Conte Alessandro Buonaccorsi, marito di Ada Casalis figlia del Sen. Bartolomeo, sia per la comunità del Porto che per la nuova Chiesa. La prima somma che Don Silvio Spinaci poteva utilizzare per la costruzione della nuova Chiesa era quella messa a disposizione dal Conte fin dal 1896, pari a lire 15.000. Anche la famiglia Casalis doveva mettere a disposizione gratuitamente un’area per costruire la nuova Chiesa, ma Don Silvio Spinaci chiedeva una zona più centrale del paese, corrispondente all’attuale Piazza Douhet, ma in questo caso doveva pagarla. A questo punto vista la scarsità dei fondi a disposizione, si è ripiegato sull’attuale sede, abbattendo la vecchia Chiesa ed altri fabbricati utilizzando lo spazio messo a disposizione gratuitamente dal Comune, che contribuiva anche con una somma di lire 78.000. Anche Pio XI, come il Conte Giancarlo Conestabile della Staffa, ha contribuito per la costruzione della nuova Chiesa.
Fa un certo effetto vedere esposto il progetto della nuova Chiesa di S. Anna dell’Arch. Eusebio Petetti, come riprodotti i vecchi manifesti di fine Ottocento delle prime feste organizzate a Porto Potenza durante la stagione estiva, con i fuochi artificiali del pirotecnico Ermenegildo Spagnolini del 1893 e con i giochi popolari dell’epoca, come le “corse umoristiche” del 1898. Per non parlare di quello della prima fiera di S. Anna del 1907, che all’epoca era di merci ed animali, organizzata dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso “Giovanni Colocci”.
Indubbiamente la mostra ci consente di riappropriarci di un passato che è alla base della originalità della comunità di Porto Potenza, unita e solidale intorno ai suoi simboli religiosi e civili più antichi, la Chiesa di S. Anna, la Torre del Porto, e la Stazione Ferroviaria.
La mostra per il suo grande valore storico e documentale dovrebbe essere fatta conoscere a tutti i ragazzi delle scuole del Comune di Potenza Picena ed anche ai cittadini del Capoluogo.