Quercia di S. Cassella – Perso un grande monumento arboreo
Pochi sanno che a Potenza Picena, a S. Cassella, era presente fino a pochi anni fa una delle più grandi querce secolari delle Marche, segnalata già nel 1986 nel libro di Valido Capodarca “Marche – Cinquanta alberi da salvare”, Vallecchi Editore, Firenze. Il libro è consultabile presso la Biblioteca Comunale “Carlo Cenerelli Campana”, Via Trento n. 3.
La quercia di S. Cassella già nel 1986 era imponente. Aveva una circonferenza di m. 4,15, un’altezza di m. 18,00 ed una chioma di m. 33,50. L’abbattimento della quercia sembra sia dovuto a cause naturali, cioè il forte vento.
Tutto il territorio del comune di Potenza Picena è stato sempre ricco di questa specie di piante. In ogni terreno erano presenti querce in quantità, che potevano garantire sia il legname che il frutto, la ghianda, indispensabile per l’alimentazione dei maiali.
Addirittura vi erano anche dei boschi di querce, e delle case, dette “roccoli”, circondate da queste piante che servivano, con dei richiami, ad attrarre gli uccelli da catturare con le reti.
La tenuta di S. Cassella è stata sempre proprietà della nobile famiglia Bonaccorsi. L’ultima discendente è stata la contessa Eleonora Bonaccorsi, figlia di Leopoldo e Ada Antonelli, che nel 1933 si sposò con Luigi Michele Gigotti.