Salviamo l’antica Fontanella di Via S. Giovanni dalla “modernizzazione”
L’Amministrazione Comunale di Potenza Picena ha deciso finalmente di intervenire sia sulla Fontana di Piazza Matteotti (impianto di riciclo dell’acqua), che sulle Fontanelle del centro storico, prevedendo un investimento complessivo di 46.500 euro (determina n° 375 del 9/10/2008). In particolare per quanto riguarda le Fontanelle del centro storico di Potenza Picena sono previsti interventi solo su quelle poste in via S. Giovanni, piazzale Diaz e Via Cesare Battisti, in prossimità della scalinata di Galiziano, da molti anni non più funzionanti, trascurando invece quella collocata in Via Trento. Niente da ridire per quanto riguarda l’intervento sulle due Fontanelle di Piazzale Diaz (€ 2.950 + iva) e Via Cesare Battisti (€ 2.950 + iva), dove vengono giustamente tolti i manufatti in muratura (veri ruderi) sostituiti con delle Fontanelle in ghisa nuove. Totale contrarietà con la scelta di togliere l’antica Fontanella in ghisa della Fonderia Civitanovese sostituendola con una nuova in Via S. Giovanni, pure favorevole ad un intervento funzionale in quello spazio (spesa € 11.000 + iva). La fontanella antica di Via S. Giovanni è l’ultima testimonianza di un manufatto risalente a tanti anni fa presente nel nostro centro storico medioevale, a cui i residenti sono molto affezionati, (un altra fontanella della stesso tipo non funzionante si trova anche a Montecanepino ed andrebbe ripristinata) ma l’Amministrazione Comunale invece che procedere ad un suo restauro ha deciso di sostituirla con una nuova (forse la vogliono addirittura buttare via come è successo con le altre nel passato?) nel segno della “modernizzazione” del nostro paese, termine utilizzato molte volte dagli Amministratori locali negli ultimi tempi.
Contrario per principio ad usare questo termine, cioè modernizzazione, quando si tratta di interventi che riguardano un centro storico, come è quello di Monte Santo, dove in passato sull’onda della modernizzazione, sono stati “ampliati” gli ingressi sia di Via S. Giovanni, con l’abbattimento della Porta omonima nel 1956, che quello precedente di Porta Girola nel 1950, anche in questo caso con l’abbattimento del manufatto. Favorevole invece ai recuperi di strutture che ci sono stati in questi ultimi anni, come ad esempio quello della Chiesa di S. Caterina, di S. Agostino (ad eccezione della parziale distruzione dell’altare maggiore e la sostituzione del Settecentesco pavimento), con il suo organo “da sala” del 1757 di Giovanni Fedeli, del Teatro Mugellini con il suo favoloso sipario Ottocentesco, dei sotterranei di S. Francesco con l’antico orologio della Torre Civica del 1887 e il carrettino dei pompieri di inizio Ottocento, non si capisce per quale motivo nel caso della Fontanella di Via S. Giovanni invece di recuperarla e restaurarla si sostituisce con una nuova. Eppure gli amministratori sono gli stessi che hanno reso concreti alcuni degli importanti recuperi che in precedenza ho elencato. È mai possibile che quando si è trattato di affrontare l’intervento sulla Fontanella di Via S. Giovanni abbiano cambiato idea, e il restauro è diventato un problema solo economico? Per caso hanno chiesto un preventivo di spesa ad un restauratore, oppure no?
AGGIORNAMENTO DEL 17 NOVEMBRE 2008
In data giovedì 13 Novembre 2008 un gruppo di residenti in Via S. Giovanni, Via S. Michele, Via S. Marco e Via S. Croce di Potenza Picena hanno consegnato al Sindaco una petizione con cui chiedono che la Fontanella di Via S. Giovanni venga restaurata invece che sostituita con una nuova, come previsto nel progetto dell’ufficio tecnico comunale.
Inoltre lo stesso giorno operai della ditta incaricata dal Comune di Potenza Picena di eseguire i lavori presso la Fontanella di Via S. Giovanni, hanno iniziato le operazioni togliendo il manufatto. La fontanela antica in ghisa è stata rimossa per essere restaurata, come richiesto dai residenti, oppure verrà sostituita con una nuova? Confidiamo nella saggezza degli amministratori di Potenza Picena (comunque la Fontanella Antica, anche nel caso in cui l’ufficio tecnico comunale dovesse decidere di cambiarla, non và buttata via, ma conservata per fini museali).
AGGIORNAMENTO DEL 21 NOVEMBRE 2008
Quello che colpisce in questa vicenda della Fontanella di Via S. Giovanni è sia l’insensibilità dell’Amministrazione Comunale e dell’Ufficio Tecnico a non voler recuperare questo antico manufatto, pur spendendo 11.000€ per l’intervento, che la maturità dei residenti del quartiere di S. Giovanni pronti a difendere un’importante testimonianza del Centro Storico.
Nel 1956, quando fu deciso l’ampliamento della Porta di S. Giovanni, con l’abbattimento dell’antico manufatto medioevale, purtroppo tutti furono d’accordo con questa scelta, sia gli amministratori (maggioranza ed opposizione) che i cittadini di Potenza Picena. Oggi per una piccola Fontanella in ghisa un’intero quartiere si è mobilitato per evitare la sua sostituzione con una struttura nuova ed anonima. Forse non si riuscirà a raggiungere l’obiettivo di salvarla, ma comunque gli Amministratori di Potenza Picena non potranno dire di aver sostituito la Fontanella con il consenso popolare. Era stato addirittura indicato agli amministratori il nome di un restauratore di fontanelle che ultimamente aveva recuperato una struttura antica a Castelfidardo, ricostruendo anche dei pezzi mancanti, ma purtroppo non c’è stato niente da fare.
AGGIORNAMENTO DEL 6 DICEMBRE 2008
Nei giorni scorsi sono stati completati i lavori e collocate le tre fontanelle in ghisa nuove tipo “Milano” chiamate le “vedove nere” in Via Cesare Battisti, Piazzale Diaz e Via S. Giovanni, anche se il servizio non è ancora funzionante.
La fontanella restaurata di Castelfidardo è costata complessivamente, inclusa la pavimentazione, Euro 2.400,00 IVA compresa. Quelle nuove collocate a Potenza Picena in Via Cesare Battisti e Piazzale Diaz, ognuna Euro 2.950,00 + IVA. Per quella di Via S. Giovanni dove è stata sostituita quella antica, era prevista in determina una spesa complessiva di Euro 11.000 + IVA (in base ai lavori effettivamente eseguiti questa somma sembrerebbe un poco eccessiva). Quanto è costata in realtà? Gli amministratori speriamo che lo facciano sapere anche ai cittadini di Potenza Picena.
La fontanella non c’è più…! così dopo tanti anni di presenza ( si, perchè sembrava come una persona che vigilava all’ingresso del paese ), se ne va silenziosa come lo era stata da tempo. Era lì e non ti sentivi mai solo, anche quando passavi la sera d’inverno a fare quattro passi in via San Giovanni.
Le fontanelle…adesso sono tutte uguali !…mah!!!… prima ognuna era diversa e potevi anche fermarti a guardarle per osservare qualche particolare. Oggi passerò e non credo che mi volterò più.
Ho notato l’altro giorno che alla base della fontanella di via San Giovanni c’è già la ruggine, credo che ad un mese circa dalla sua costruzione, ci sia da fare un restauro!!!
Ciao Paolo, grazie a Gianfranco che mi ha mandato il link posso aprire il tuo blog, ho iniziato a guardare, simpatico e interessante! Ma chi è Picus viridis? In questo periodo, stimolata dalla mostra di Matelica sugli antichi Piceni sto studiando quel periodo, tra età del ferro e conquiste romane (primo millennio A.c). Piceni da Picus, dio o uccello oracolare, (Picus martius), come dicono alcuni storici antichi o altre etimologie più moderne?
Ci sentiamo presto. Ciao
Maria Granati
Precisando la mia domanda precedente, Picus viridis, che scrive commenti, è un’associazione?
Ciao Maria,
innanzitutto ti voglio ringraziare sia per aver consultato il mio blog, che per il giudizio nel merito.
Questa esperienza, iniziata per caso nel mese di maggio 2008, si sta trasformando per me in una grande opportunità di far conoscere a tanti cittadini di Potenza Picena e non solo, la storia, la cultura, la tradizione ed i personaggi importanti di Monte Santo.
Per quanto riguarda Picus Viridis, premetto che non è un’associazione locale, ma bensì un simpatico pseudonimo di un attento cittadino che segue con interesse il mio blog, pur non volendo fornire le sue generalità.
Continua a seguire il blog che verrà in continuazione arricchito con altre iniziative molto interessanti (non perdere le puntate successive della storia dell’insigne collegiata di S. Stefano in Monte Santo di Mons. Giovanni Cotognini, documento storico veramente eccezionale, la cui seconda puntata uscirà sabato 28 febbraio 2009 e tratterà anche la visita di Papa Pio IX al Porto di Monte Santo del 16 Maggio 1856.
A presto e salutami anche Saverio.