Sono ritornate a suonare le campane della Chiesa di S. Francesco
Alla fine del mese di Agosto 2008 si è concretizzato il progetto portato avanti dal Parroco Don Andrea Bezzini di sistemazione delle campane di S. Francesco, costato complessivamente 18.600 Euro. Grazie anche alla collaborazione del Comune di Potenza Picena, che ha messo a disposizione della Parrocchia dei SS. Stefano e Giacomo una campana di sua proprietà, concessa in comodato d’uso il 3/7/2003, e alla professionalità della ditta De Santis Adriano di Fermo e del Sig. Sauro Corinaldi di Cingoli, il campanile di S. Francesco è ritornato a far riascoltare la sua melodiosa voce a tutta la popolazione, dopo tanti anni di forzato silenzio.
Fondamentale sia il contributo economico del Ministero degli Interni, Fondo Edifici di Culto, proprietario della Chiesa, che ha messo a disposizione la somma di 11.700 Euro, che quello della Parrocchia dei SS. Stefano e Giacomo che ha contribuito con 6.900 Euro, oltre che aver portato avanti il progetto. Tutto il meccanismo delle campane da manuale con le corde è stato automatizzato, sostituiti i vecchi supporti di sostegno e ancoraggio ai muri, ripulite tutte le pareti dello stesso campanile.
Una curiosità: tre delle quattro campane di S. Francesco (la quarta è ottocentesca), compresa quella messa a disposizione da parte del Comune di Potenza Picena, non sono antiche, ma risalgono tutte al 1951, prodotte dalla Fonderia Pasqualini di Fermo (oggi chiusa). Questo perché durante l’ultimo conflitto mondiale le campane antiche furono smontate il 15/4/1943 da quasi tutti i campanili delle Chiese del pae-se e dalla Torre Civica, e fuse per le esigenze belliche. Successivamente, nel 1951, vennero restituite da parte dello Stato e ricollocate nei rispettivi siti.
Il campanile di S. Francesco è famoso anche perché spesso è stato colpito da fulmini. L’ultimo in ordine di tempo quello del 1999, quando nella notte tra l’8 e il 9 Aprile parte della cuspide fu demolita. Fenomeni analoghi si sono verificati anche nel passato. Dai documenti di archivio si ricorda quello del 4 maggio 1879 quando un fulmine colpì il campanile, arrecando gravi danni sia alla struttura che al tetto della Chiesa. Proprio dopo tale avvenimento si parlò di installare sul campanile “un apparato elettrico” (un parafulmine).