Eccezionale scoperta a Potenza Picena Ricompaiono dopo secoli le antiche mura castellane medioevali di Monte Santo
La frana della Circonvallazione Nord di Potenza Picena ha consentito di riportare alla luce un ampio tratto di antiche mura castellane medioevali di Monte Santo, probabilmente le più antiche del centro storico esistenti. Si trovano sotto la scarpata delle Fontanelle, nella zona posta in prossimità della quarta porta di ingresso del paese, chiamata Porta del Cunicolo o della Cava.
Sotto uno spesso strato di terreno consolidato in prossimità della strada, è stato già scoperto un ampio tratto dove sono affiorate le antiche mura castellane medioevali, con mattoni legati “a secco”. Le mura dovrebbero proseguire sia in alto, verso le Fontanelle, che lateralmente per un notevole tratto, coperte da uno strato di terra che in alcuni punti raggiunge l’altezza di 50 cm.
Probabilmente ci troviamo di fronte alla testimonianza della cinta muraria del centro storico risalente al 1566, periodo in cui sotto Papa Pio V furono restaurate a difesa dagli attacchi dei turchi molto frequenti in quel periodo. I lavori sono testimoniati da una lapide in pietra, oggi illeggibile, collocata sulla parete dove un tempo c’era la porta Girola, all’ingresso del paese (purtroppo abbattuta nel 1950), dove c’è scritto
CAESAR GUSH. PATR. ALEXAN.
SUB PIO V. MUNIENDI LOCA PRAEFECTUS
LONGO MURORUM CIRCUITU RESTAURATO
A GRAVI TURCARUM PERICULO LIBERAVIT
ANNO DOMINI MDLXVI
La scoperta di questo antico tratto delle mura medioevali è stata già segnalata sia alla Soprintendenza delle Marche, che al Comune di Potenza Picena, con la speranza che durante i lavori di sistemazione della scarpata questi resti venuti alla luce non vengano distrutti, anzi che si possa proseguire con gli scavi, scoprendo tutto quello che ancora potrebbe essere presente. In questo modo rivivrebbe un pezzo di storia di Monte Santo molto importante.
AGGIORNAMENTO DEL 19 Agosto 2008
Pubblichiamo la risposta della Soprintendenza per I Beni Architettonici e per il paesaggio delle Marche di Ancona alla segnalazione sul rinvenimento delle Antiche mura castellane medioevali nella scarpata della circonvallazione Nord di Potenza Picena.
AGGIORNAMENTO DEL 17 Settembre 2008
In data lunedì 15 Settembre 2008 i resti delle Antiche Mura Castellane Medioevali ritrovate nella scarpata della Circonvallazione Nord di Potenza Picena sono stati definitivamente coperti con reti metalliche e biostuoie da rinverdimento, nonostante la soprintendenza di Ancona in data 12/08/2008, prot. n. 10147, avesse ordinato di non coprirli. Il fatto è stato immediatamente segnalato alla stessa soprintendenza di Ancona in data martedì 16 settembre 2008. (documento PDF allegato).
AGGIORNAMENTO DEL 4 Novembre 2008
Nonostante che i resti, recentementi scoperti, delle antiche mura castellane medievali della circonvallazione Nord di Potenza Picena siano stati coperti con la rete metallica e biostuoia di rinverdimento da parte dell’Amministrazione Comunale, con il consenso della Soprintendenza di Ancona, durante i lavori continuano ad amergere nuove testimonianze murarie. Infatti come si può notare dalla foto, all’estremità della rete metallica, si possono scorgere ulteriori tracce delle antiche mura castellane. In questo caso non sarebbe opportuno riportarle alla luce, scoprendole, visto che si trovano al di fuori della zona interessata dagli interventi di messa in sicurezza della scarpata?
AGGIORNAMENTO DEL 12 NOVEMBRE 2008
Per tanti anni le piante della scarpata hanno garantito la tenuta della parete, evitando le frane nella circonvallazione Nord. Oggi vengono invece sacrificati otto olmi adulti, pianta protetta, albero di alto fusto con grande chioma. Il Sindaco di Potenza Picena, Ing. Sergio Paolucci, con ordinanza n° 150 del 31/10/2008 su richiesta dell’Ing. Andrea Costantini, direttore dei lavori del cantiere della Circonvallazione Nord, per motivi di pericolo alla pubblica incolumità, ha ordinato l’abbattimento di otto olmi adulti presenti nella scarpata. Il Comune di Potenza Picena saprà rimediare a questo danno ambientale al nostro patrimonio arboreo, mettendo a dimora o nella stessa scarpata, dove questo è possibile, o in altra zona del nostro territorio altrettanti alberi di alto fusto? Confidiamo sulla sensibilità ambientale degli amministratori.
complimenti per la costanza e la voglia di fare.
A cosa servono quei “teli” che stanno stendendo?
copriranno i resti delle mura che sono tornati alla luce del sole?
Sarebbe uno dei pochi casi in cui i resti antichi vengono sepolti anzichè recuperati.