Omaggio ad un artista santese dell’emigrazione: Giuseppe Domenichini

Fotoritratto di Giuseppe Domenichini

Fotoritratto di Giuseppe Domenichini

Giuseppe Domenichini nasce a Potenza Picena il 14 febbraio 1903 da Nazzareno Domenichini e Maria Meloni, sesto di otto figli. Di origine umile, fin da piccolo era attratto dall’arte plastica: giocava a modellare con la creta delle figure umane, come un rito che lui amava fare con i suoi amici.
Ma quella povera vita non era fatta solo di giochi, tutt’altro. A testimonianza di ciò lui ricordava sempre quando da piccolo si doveva alzare presto per andare a lavorare in falegnameria, per pulire, ordinare e preparare i colori, e dopo aver eseguito tali mansioni si doveva recare a scuola con una sola fetta di pane duro che lo zio Costantino che, mendicando, gli aveva procurato il giorno prima.
L’amore per la pittura nasce osservando con ammirazione il lavoro dell’unico artista del paese. Nel 1913 a soli 10 anni emigrò con la sua famiglia in Argentina, stabilendosi a Rafaela. Abbandonò subito la scuola per andare a lavorare prima in una fattoria, poi in una fornace.
Proprio in quel periodo conosce un pittore di nome Zuliani che accetta di fargli vedere come dipingeva, anche se non gli insegna l’arte, né gli lascia toccare i suoi materiali; in cambio lui doveva pulire la casa e fare la spesa.
Per il piccolo Giuseppe, da sempre avido d’arte, questa comunque fu un’importante esperienza. Nel 1921, si trasferisce con la famiglia a Santa Fe.
Con le tasche vuote e una lettera di presentazione del pittore Zuliani, conosce Giovanni Cingolani, famoso artista che insegnava disegno e pittura all’Accademia d’Arte della città.
Il primo incontro con il suo conterraneo marchigiano si ebbe in una calda giornata d’estate nell’abitazione del noto artista, mentre stava lavorando al ritratto di sua moglie.
Giuseppe rimase colpito dalla bravura del maestro tanto da diventare con il tempo il suo migliore allievo, frequentando l’Accademia d’Arte “Dante Alighieri” di Santa Fe, dove nel 1930 conseguì il titolo di Professore di Disegno e Pittura.
L’anno seguente cominciò ad insegnare all’Accademia di Belle Arti della provincia fino al 1960, quando arriva al pensionamento.
Nel 1961, in occasione di un viaggio di studi in Europa, ritornò finalmente a Potenza Picena, suo paese d’origine.
Nel 1927 aveva partecipato con una sua opera, un olio su tela dal titolo “Ritratto di mio padre” alla prima esposizione organizzata dalla Società degli Artisti Classici Santafesini, dove ottenne la medaglia d’onore del Governo della Provincia.
L’anno seguente ottenne il premio Consunto. Nel 1930 quando la Società degli Artisti Santafesini trasforma l’esposizione in un concorso, Giuseppe Domenichini ottiene il primo premio.
Da quell’anno in poi partecipa ininterrottamente a tutte le edizioni annuali.
Dal 1940, per diversi anni, le sue opere sono state scelte per il Salone Nazionale di Buenos Aires. Ottenne premi ed attestati dal Museo Municipale di Rosario “Juan B. Castagnino”, dal Museo Provinciale di Belle Arti di Santa Fe “Rosa G. De Rodriguez”, dal Museo di Arte Visiva di Santa Fe e dal Museo di Concordia.
Nel 1967 ottiene il premio “Coved”, Le sue opere fanno parte di collezioni private e dei musei di Santa Fe, Entre Rios e Buenos Aires. Negli anni ’60, insieme ad Ernesto Fertonani, Miguel Flores, Armando Godoy, Matias Molinas, Ricardo Supisiche, Jorge Lanas Viader, fondò il gruppo “Setubau”, nucleo di artisti plastici, famosi per le loro esposizioni, conferenze ed attività formative.
Giuseppe Domenichini viene considerato tra i migliori pittori di tutti i tempi nell’ambiente artistico santafesino.
Morì a Santa Fe il 12 settembre 1989. Il giorno 11 ottobre 2003, la figlia Elena in un pubblico incontro con le Autorità Comunali presso la Sala Municipale, presente il Sindaco Mario Morgoni e il Presidente della Provincia di Macerata, Sauro Pigliapoco, ha donato alla città di Potenza Picena due opere del padre: un olio su tela “ritratto di mio padre” del 1927 e un’acquarello temperato su cartoncino “la mia casa natale” del 1967.
In questa ultima opera è raffigurata la casa dove lui è nato in via Santa Croce 358, posta in prossimità della scalinata di via Galiziano, oggi proprietà della famiglia Foglia.
Queste due opere oggi si possono ammirare nella Pinacoteca Comunale “Benedetto Biancolini” di Via Trento n° 3.

Altre opere di Giuseppe domenichini esposte nei musei argentini:
La mia casa natale

La mia casa natale, 1967

Giuseppe Domenichini

Ritratto di mio padre, 1927

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