Bruno Grandinetti – Biografia

Bruno GrandinettiGrande fotografo, testimone della nostra comunità, intellettuale di estrazione popolare, esempio di impegno civile a favore della storia,tradizione, cultura e per la tutela dell’ambiente di Potenza Picena.

Bruno Grandinetti (1930 - 2003)Bruno Grandinetti è stato un grande fotografo, testimone della nostra comunità dal 1950, anno in cui iniziò la sua attività a Potenza Picena, dove era nato il 10 Marzo del 1930.
Luoghi, personaggi ed avvenimenti sono stati immortalati dalla sua macchina fotografica e conservati con certosina pazienza e saggezza, costituendo oggi materiale indispensabile per ricostruire la storia civile e sociale della nostra comunità degli ultimi cinquant’anni.
Bruno Grandinetti ha inoltre documentato tutte le opere d’arte, i monumenti, le Chiese, le istituzioni di Potenza Picena.
Bruno non è stato solo un grande fotografo documentarista ed artista della macchina fotografica era anche un intellettuale di estrazione popolare, profondo conoscitore della nostra tradizione, cultura ed arte, esempio di militante dell’impegno civile a favore della comunità.
Ho conosciuto Bruno Grandinetti durante una delle più belle “battaglie” di impegno civile e culturale che si sono svolte a Potenza Picena nel 1982.
In quel periodo si era costituito un comitato che si proponeva l’obiettivo di far riaprire il Teatro Comunale “Bruno Mugellini”, chiuso dal dicembre 1970 per inagibilità.
Bruno faceva parte all’epoca dell’associazione ambientalista “Potenza Picena Città e Territorio”, che insieme al Circolo Culturale “Luigi Petetti” al Centro Culturale “Teorema” e alla Sezione “F. Margaritini” del PCI di Potenza Picena avevano raccolto tra i cittadini 1604 firme a sostegno della proposta di riapertura del Teatro. Questa grande “battaglia” di impegno civile e culturale si è conclusa nel 1990, con la riapertura del Teatro, riconsegnato alla città dopo un lungo restauro. In questa iniziativa Bruno si spese in prima persona, sia raccogliendo le firme, ma in particolare mettendo a disposizione il suo archivio fotografico riguardante il Teatro, per sensibilizzare maggiormente la cittadinanza.
Bruno aveva iniziato ad occuparsi della salvaguardia e della valorizzazione del nostro patrimonio storico ed artistico molto tempo prima, promuovendo insieme ad altri, la nascita dell’Associazione culturale ADOAP (Associazione Difesa Opere d’Arte Potentine), che organizzò nel 1971, in occasione del centenario della nascita del musicista potentino Bruno Mugellini, presso i locali dell’asilo nell’ex Monastero delle Benedettine, una grande mostra fotografica sulle opere d’arte, i monumenti e le Chiese di Potenza Picena, esponendo in prevalenza materiale del suo archivio. Questa Associazione ha svolto per diversi anni un ruolo importante di sensibilizzazione, in particolare tra i giovani del luogo, che hanno imparato a conoscere la propria realtà e ad amarla.
Ho avuto modo di conoscere più direttamente Bruno Grandinetti solo nel 1996, frequentando il suo studio fotografico, scoprendo le sue qualità, la sua grande umanità, la sua cultura, il suo coraggio civile nella difesa del nostro patrimonio storico ed artistico. In quel periodo, dopo l’elezione a Sindaco di Potenza Picena di Mario Morgoni, avvenuta nel mese di maggio del 1995, si sono create le condizioni per affrontare nodi storici della realtà di Potenza Picena, trascurati per molti anni, come il recupero e la valorizzazione dei sotterranei di S. Francesco, della Chiesa di S. Caterina e di quella di S. Agostino, con il suo straordinario organo da “sala”, della porta di Galiziano, dell’antico sipario del Teatro Comunale “B. Mugellini” e delle antiche fonti, in particolare quella di Galiziano.
Tutte queste tematiche hanno visto Bruno Grandinetti in prima fila, anche se non più giovanissimo, lottare insieme agli amministratori e ai tanti volontari che si sono impegnati per dare concretezza a questi recuperi.
Bruno ha aiutato a ripulire materialmente i sotterranei di S. Francesco, documentando fotograficamente tutto il contenuto (in questa circostanza sono stati ritrovati dei veri e propri “gioielli” antichi, come il carrettino dei pompieri degli inizi dell’Ottocento, l’antico orologio della Torre Comunale, un Sommaruga risalente al 1887, l’antica porta vetrata di accesso alla platea del Teatro Comunale “B. Mugellini” risalente al 1862, la targa del Touring (TCI) degli inizi del Novecento). Parte di questi “gioielli” successivamente sono stati anche restaurati.Organo da “sala” Giovanni Fedeli del 1757 - Chiesa S. Agostino
Lo stesso impegno ha messo quando si è trattato di liberare sia la chiesa di S. Caterina che quella di S. Agostino, dove lui ha fatto apprezzare l’importante organo da “sala” che era abbandonato in questa struttura, successivamente individuato dagli studiosi Paolo Peretti e Fabio Quarchioni come opera di Giovanni Fedeli di Rocchetta di Camerino, costruito nel 1757.
Durante la pulizia della cantoria, sotto l’organo, Bruno ha ritrovato anche un’antica daga, arma bianca in dotazione alla locale Guardia Nazionale fino al 1876. Per quanto riguarda S. Agostino lui, insieme ad altri, è stato tra i promotori di un Comitato che chiedeva il recupero e la valorizzazione di questa importante struttura.
Bruno non si tirava mai indietro, e se molte di queste battaglie di impegno civile si sono concluse con dei successi, molto si deve proprio alla sua coerenza e al suo impegno. Le sue foto sono state sempre utilizzate per sensibilizzare l’opinione pubblica di Potenza Picena sulla necessità di questi recuperi. Ho avuto il piacere e l’onore di organizzare o curare le tre mostre personali fotografiche che Bruno ha fatto a Potenza Picena.
La prima, organizzata dal 14/12/1996 al 6/1/1997, in collaborazione con la Biblioteca Comunale (curatore Roberto Marconi, allestimento scenico Stefania Giorgetti e Luca Carestia), ospitata nei corridoi della struttura, dal significativo titolo “Ignoti sulla bocca di tutti”, una carrellata di personaggi del luogo, trattati con grande umanità e sensibilità dall’obiettivo di Bruno Grandinetti ha riscosso un grande successo di pubblico, con oltre 1200 visitatori (sono state esposte 71 foto). In quella occasione Bruno, il giorno dell’inaugurazione, volle far dono al Comune di Potenza Picena, per la sua Biblioteca, di una rara pubblicazione sul metodo teorico-pratico per lo studio del pianoforte di Bruno Mugellini, che lui aveva acquistato a Firenze durante il suo soggiorno in terra toscana, per seguire i corsi di fotografia presso l’Istituto Statale d’Arte “Porta Romana”. Bruno era fatto così, non chiedeva mai niente per sé, lui dava sempre qualche cosa alla nostra comunità.
Questa mostra di personaggi, visto il grande successo, ebbe un seguito nel 1997 (dal 9 al 31 agosto) con la seconda edizione ampliata con altre 44 foto, portando il totale a 115, a cui hanno collaborato Gianfranco Morgoni, Fratta Natale e Carestia Edmondo, tenutasi questa volta, per espressa volontà di Bruno nei locali dei sotterranei della Chiesa di S. Francesco che erano stati da poco ripuliti ma non restaurati, e dove addirittura non vi era il pavimento e l’impianto elettrico. Era il segnale che questa struttura antica poteva essere recuperata e utilizzata come sala mostre e riunioni, cosa che è avvenuta successivamente nel 1999, intitolandola al Prof. Umberto Boccabianca, grande pedagogista, figura riscoperta grazie a lui.
Anche in questa circostanza volle farsi promotore nell’ambito della mostra, che ha riscosso un grande successo di pubblico, della raccolta di fondi per il restauro di un quadro molto caro alla nostra comunità, il S. Emidio di Benedetto Biancolini, in occasione del bicentenario della morte del pittore a cui successivamente è stata intitolata la Pinacoteca, che si trovava in pessime condizioni e dove è presente il putto che sorregge Monte Santo in una raffigurazione della fine del Settecento. Grazie anche a questa iniziativa, sono stati raccolti 2.000.000 delle vecchie lire, il quadro e la cornice sono stati successivamente restaurati, e oggi il dipinto è esposto nella Sala “Antonio Carestia” della Giunta Comunale nel Palazzo Municipale. L’ultima mostra che ho curato di Bruno Grandinetti è stata quella del 2002, dal 27 Aprile al 19 Maggio, una anno prima che morisse  (è morto il 12 Luglio 2003), dal significativo titolo “Nel passato il nostro futuro – alla ricerca di una identità”, e che è stata allestita nei locali ristrutturati del Palazzo Comunale.
Sono state esposte 155 foto, tra le più significative del suo archivio, e grande è stato il successo di pubblico, con oltre 1000 visitatori, compresi molti ragazzi delle Scuole Elementari e Medie di Potenza Picena. Anche in questa circostanza Bruno colse l’occasione per lanciare alcuni messaggi importanti alla cittadinanza, come la necessità di recuperare la Fonte di Galiziano, che è stato il logo della mostra, la salvaguardia degli affreschi Settecenteschi del Teatro Aurora, che rischiavano di essere distrutti, e inoltre promosse nell’ambito della mostra una raccolta di fondi per il restauro della pompa antincendio R. Czermack in dotazione al corpo municipale dei pompieri di Potenza Picena, risalente agli inizi dell’Ottocento, raccogliendo 774,70 €. Anche questi obiettivi sono stati raggiunti grazie a lui: il carrettino dei pompieri, con i soldi raccolti durante la mostra è stato restaurato, gli affreschi del teatro Aurora sono stati vincolati dalla Soprintendenza di Urbino, e il Comune di Potenza Picena ha programmato il restauro e la valorizzazione della Fonte di Galiziano, insieme a quella della Concia. Questo è stato Bruno Grandinetti, non solo un grande fotografo ma un grande uomo, un esempio di impegno civile da imitare.

Potenza Picena, 6 Luglio 2007

BRUNO GRANDINETTI

Gran fotógrafo, testigo de nuestra comunidad, intelectual de extración popular, ejemplo de civilidad a favor de la historia, tradición, cultura y protección del ambiente de Potenza Picena

Bruno Grandinetti fue un gran fotógrafo, testigo de la comunidad de 1950, año en el cual inició su actividad en Potenza Picena, donde nació, el 10 de marzo de 1930.

Lugares, personajes y acontecimientos fueron inmortalizados por su máquina fotográfica y conservados con religiosa paciencia y sabiduria, constituyendose hoy material indispensable para reconstruir la historia civil y social de nuestra comunidad en los últimos cincuenta años. Además, ha documentado todas las obras de arte, los monumentos, las iglesias y las instituciones de Potenza Picena.

Bruno no ha sido solo un gran fotógrafo documentalista y artista de la máquina fotográfica, fue también un intelectual de proveniencia popular y profundo conocedor de nuestras tradiciones, cultura y arte; un ejemplo de militancia y deber a favor de la comunidad.

He conocido a Bruno Grandinetti durante una de las más bellas “batallas” de celo civil y cultural que se desarrollaron en Potenza Picena en 1982. En este período se constituyó un comité que se proponía volver a abrir el “Teatro Comunal Bruno Mugellini”, cerrado desde diciembre de 1970 por mal estado de conservación.

Bruno formó parte de la asociación ambientalista “Potenza Picena Città e Territorio” que junto al Círculo Cultural “Luigi Peretti”, al Centro Cultural “Teorema” y a la Sección “F. Margaritini” del PCI de Potenza Picena, habían recolectado entre los ciudadanos 1604 firmas para avalar la propuesta de apertura del Teatro; esta gran “batalla” finalizó en 1990 con la reapertura del Teatro, restituido a la ciudad después de una larga restauración.

En esta iniciativa Bruno estuvo siempre disponible, ya sea recolectando firmas o, poniendo a disposición su archivo fotográfico en lo que respecta al Teatro, para sensibilizar a la ciudadanía. Comenzó mucho antes a ocuparse de salvaguardar y valorizar nuestro patrimonio histórico y artístico, promoviendo, junto a otros, el nacimiento de la asociación cultural ADOAP ( Asociación Defensa de Obras de Arte Potentinas), que organizó en 1971, en ocasión del centenario del nacimiento del músico potentino Bruno Mugellini, una gran muestra fotográfica sobre las obras de arte, monumentos y las iglesias de Potenza Picena, en las salas del asilo del ex Monasterio de las Benedictinas, exponiendo prevalentemente material de su archivo. Esta Asociación ha desarrollado en diversos años un rol importante de sensibilización, en particular entre los jóvenes del lugar que aprendieron a conocer la propia realidad y amarla.

En el 1996, frecuentando su estudio fotografico tuve la oportunidad de conocer directamente a Bruno Grandinetti y descubrr su calidad, su humanidad, su cultura y su coraje civil en la defensa de nuestro patrimonio histórico y artístico. En aquel período, después de haber sido elegido Mario Morgoni como Sindaco de Potenza Picena, en maggio de 1995 se crearon las condiciones para afrontar los nudos históricos de nuestra realidad, descuidada por muchos años, como el recupero y la valoración de los subterraneos de San Francisco; la Iglesia de Santa Caterina y la de San Agostino, con su extraordinario órgano de “sala”; la puerta de Galiziano; el antiguo telón del Teatro Comunal “B. Mugellini” y las antiguas fuentes, en particular aquella de Galiziano.

Todas estas temáticas tuvieron a Bruno Grandinetti en primera fila, aunque no muy joven, luchando junto a los administradores y a tantos voluntarios que se comprometieron, para concretar la recuperación de nuestras reliquias. Bruno ayudó a limpiar, materialmente, todo el subterraneo de San Francisco, documentando fotograficamente el contenido ( en esta circunstancia fueron encontrados “joyitas” antiguas como la bomba antiincendio de los bomberos de los inicios del ochocientos; el antiguo reloj “Sommaruga” de la Torre Comunal, del 1887; la antigua puerta vidriada de acceso a la platea del Teatro Comunal B.Mugellini, del 1862; chapa del Touring (TCI) de los inicios del novecientos. Parte de estos hallazgos históricos fueron restaurados.

Igual disposición puso cuando se trató de liberar, sea la Iglesia de Santa Caterina que la de San Agostino, donde él hizo apreciar el importante órgano de “sala” que estaba abandonado y sucesivamente individualizado de los estudiosos Paolo Peretti y Fabio Quarchioni como una obra de Giovanni Fedeli de Rocchetta de Camerino, construido en 1757. Durante la limpieza de este lugar, debajo del órgano, Bruno encontró una antigua daga, arma blanca que se proveía a la Guardia Nacional local hacia el 1876. En lo que respecta a San Agostino él, junto con otros, promovieron un Comité que solicitaban el recupero y la valorización de esta importante estructura.

Bruno no rehuía jamás, y si muchas de estas batallas de compromiso civil terminaron bien, se debieron a su coherencia y a su empeño. Sus fotos estuvieron siempre utilizadas para sensibilizar la opinión pública de Potenza Picena sobre la necesidad de este recupero patrimonial. He tenido el honor y el placer de organizar y asistir a las tres muestras personales fotográficas que Bruno realizó en Potenza Picena.

La primera, organizada desde el 14 de diciembre de 1996 hasta el 6 de enero de 1997, en colaboración con la Biblioteca Comunal ( a cargo de Roberto Marconi, escenografía de Stefania Georgetti y Luca Carestia) realizada en los corredores de la biblioteca con el significativo título “Ignoti sulla bocca di tutti” ( Desconocidos en la boca de todos) una vista de personajes del lugar, tratados con gran humanidad y sensibilidad por la lente de Bruno Grandinetti obteniendo un gran suceso de público, con más de 1200 visitantes ( se expusieron 71 fotos). En aquella ocasión Bruno, el día de la inauguración donó al Municipio de Potenza Picena, para su biblioteca, una rara publicación de un método teórico-práctico para el estudio del piano de Bruno Mugellini, que él había conseguido en Florencia durante su estada en tierra toscana para realizar un curso de fotografía en el Instituto Estatal de Arte “Porta Romana”. Bruno era así; no pedía nunca para él, todo lo ofrecía para nuestra comunidad.

Esta muestra de personajes potentinos, debido a la buena acogida del público tuvo una segunda parte, del 9 al 31 de agosto de 1997, ampliada con otras 44 fotos haciendo un total de 115, donde colaboraron Gianfranco Morgoni, Fratta Natale y Carestia Edmondo, realizada esta vez, por pedido de Bruno, en el local subterraneo de la Iglesia de San Francisco que había sido limpiado pero no restaurado, y que además no tenía pavimento ni instalación eléctrica. Era la señal para que esta antigua estructura pudiera ser recuperada y utilizada como salón de muestras y reuniones; fue llevada a la práctica en 1999 intitulándola “Profesor Umberto Boccabianca”, gran pedagogo; figura redescubierta gracias a él.

También en esta circuntancia desea hacerse promotor en el ámbito de la muestra, que ha obtenido un éxito de público, de la colecta de fondos para el restauro de un cuadro muy querido por la comunidad, il S. Emidio di Benedetto Biancolini, en ocasión del bicentenario de la muerte del pintor, que con su nombre después fue intitulada la Pinacoteca, que se encontrava en pésimas condiciones y donde se encuentra el Angel que sostiene Monte Santo, en una representación de fines del siglo dieciocho. Gracias a esta iniciativa fueron recaudados 2.000.000 de la vieja Lira; el cuadro y el marco fueron restaurados y ahora, están expuesto en la sala “Antonio Carestia” de la Junta Comunal del Palacio Municipal.

La última y tercera muestra a mi cargo de Bruno Grandinetti fue aquella del 2002, del 27 de abril al 19 de mayo, un año antes de su muerte ( 12 julio 2003), con el significativo título “En el pasado nuestro futuro – a la búsqueda de una identidad”, y que fue preparada en un local reestructurado del Palacio Comunal.

Fueron expuestas 155 fotos, entre las más significativas de su archivo y grande fue la concurrencia, con más de 1000 visitantes, incluidos muchos niños de las Escuelas Elementales y Medias de Potenza Picena. También en esta circunstancia Bruno aprovechó la ocasión para enviar algunos mensajes importantes a la ciudadania, como la necesidad de recuperar la Fuente de Galiziano, que fue el logo de la muestra; la salvaguardia de los frescos del siglo XVIII del Teatro Aurora, que corrían peligro de ser destruidos y además, promover en el ámbito de la muestra una colecta de fondos para restaurar la bomba antiincendios “R. Czermack” del inicio del ochocientos, de la dotación del cuerpo municipal de los bomberos de Potenza Picena, recolectando 774,70 €.

También este objetivo ha estado logrado gracias a él: la bomba de los bomberos fue restaurada gracias al dinero recogido durante la muestra; los frescos del Teatro Aurora fueron vinculados a una oficina municipal especializada de Urbino y el Municipio de Potenza Picena programó el restauro y la valorización de la Fuente de Galiziano junto a aquella Fuente de la Concia. Esto ha sido Bruno Grandinetti, no solo un gran fotógrafo, también un gran hombre. Un ejemplo de responsabilidad civil para imitar.

Potenza Picena, 6 de julio de 2007

Traduzione a cura di Emilio Zamboni

4 risposte

  1. Riccardo Pastocchi ha detto:

    ogni volta che passo su qualche viuzza
    con i muri non intonacati
    con i mattoni denudati che ancora oggi
    odorano d’antico

    ogni volta che scappo dalla confusione
    e mi rifugio sulla cresta della Castelletta
    ad osservare la sagoma lontana e fiera
    de Montesanto

    ogni volta che scruto un volto
    con uno sguardo fugace
    e con un rispettoso e timido pensiero
    cerco di carpirne un segreto nell’anima

    ogni volta che respiro consapevolmente
    la storia del Mio paese
    non so come non so perchè ma sento quell’inconfondibile “clik” di una macchina fotografica

    e se chiudo gli occhi già me lo vedo
    a Bruno Grandinetti
    in un fermo immagine sbiadito
    pronto a catturare i segreti, i vizi e le peripezie
    de un popolo de matti e de fantasie

    13 marzo 2009
    “un omaggio a lo fotografo de Montesanto”
    Riccardo Pastocchi

  2. Giovanna Pistarelli ha detto:

    Bruno Grandinetti era mio cugino no abbiamo avuto il tempo per apprezzare il vaore che aveva come uomo i come essere umano perche emigramo in Argentina quando lui era molto giovane ma dopo avere letto la sua biografia molto emotiva so che lui e stato un grande … Giovanna

    • Onofri Paolo ha detto:

      Gentilissima Sig.ra Giovanna Pistarelli,
      grazie per il suo intervento.

      Noi non ci conosciamo, ma mi hanno parlato di Lei sia la Sig.ra Bruna Simonetti, moglie di Bruno Grandinetti, che la Sig.ra Rosetta Ciuccarelli, moglie di Giuseppe Riccobelli. Ho voluto scrivere la biografia di Bruno Grandinetti, morto 10 anni fa, il 12 luglio del 2003, perché grazie a Lui ho imparato a conoscere e ad amare la storia di Potenza Picena, mi sono appassionato alla ricerca di documenti e fotografie per riscoprire personaggi, fatti della nostra amata Monte Santo.
      Bruno Grandinetti per me è stata una figura fondamentale, e cerco di portare avanti i suoi principi, le sue battaglie di impegno civile e culturale. Le mando un saluto anche da parte della Sig.ra Bruna Simonetti e della Sig.ra Rosetta Ciuccarelli.
      Continui a seguire il nostro lavoro e se ci riesce potrebbe mandarci, per il nostro archivio storico fotografico dell’emigrazione, copia delle foto dei suoi genitori Venanzo Pistarelli e Emilia Grandinetti, e di questo le saremo molto grati.
      Potrebbe mandarci anche copia delle vecchie foto o cartoline di Potenza Picena che Lei eventualmente possiede?

  3. Giovanna Pistarelli ha detto:

    La poesia che il signore Riccardo Pastocchi le ha dedicato a Bruno Grandinetti
    mio cugino e molto commovente e di una espressione montesantese complimenti anche al signore Paolo Onofri come istoriatore Giovanna

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