Riattivato l’impianto dell’orologio della Torre Civica di Potenza Picena. Ritornano finalmente a suonare le ore ed i quarti
Il giorno Martedì 24 Novembre 2015, in mattinata, è venuto a Potenza Picena il tecnico Adriano De Santis di Fermo chiamato dall’economo comunale, dott.ssa Simona Ciasca, per poter effettuare l’intervento sul nostro orologio della Torre Civica, impianto non più funzionante da diversi mesi.
L’intervento del sig. De Santis ha riattivato il meccanismo che consente il suono armonioso delle ore e dei quarti, avendo sostituito in blocco l’impianto che suona le ore, martello che batte su di una campana molto grande del diametro di cm. 120, fusa nel 1950 dalla fonderia Pasqualini di Fermo.
All’interno della cella campanaria ci sono nel complesso n°4 campane, sempre fuse nel 1950 dalla Fonderia Pasqualini, oggi tutte purtroppo bloccate dal tempo, con i batocchi interni completamente arrugginiti.
L’intervento complessivo del sig. Adriano De Santis è costato la somma di Euro 718,00 + Iva.
La popolazione di Potenza Picena e non solo si era mobilitata nei giorni scorsi, grazie all’iniziativa di Nazzareno Girotti, e nel giro di un mese, dal giorno 28 Settembre 2015 al giorno 29 Ottobre 2015, sono state raccolte n° 560 firme che sono state consegnate nelle mani del nostro Sindaco Francesco Acquaroli nel corso del consiglio comunale del 29/10/2015, nel contesto dell’Auditorium “Ferdinando Scarfiotti”.
Il passo successivo sarà la sostituzione del quadrante arrugginito del versante di Via Mariano Cutini. È uno spettacolo indecoroso la vista di questo quadrante completamente arrugginito, ed il nostro obiettivo è quello di farlo sostituire con un’altro e renderlo anche questo funzionante, in abbinamento con il quadrante della Piazza Matteotti. Si tenga conto che il nostro orologio risultava già a doppio quadrante nel 1852, quando si parla della Torre Civica nel libro sulla storia di Monte Santo di Carlo Cenerelli Campana. All’epoca la Torre Civica poteva ancora vantare la cuspide ed era alta complessivamente metri 46,90 (rispetto agli attuali 34,50), una dalle più alte della Provincia di Macerata, a doppio quadrante che all’epoca era in pietra a numeri arabi (1,2,3,4 ecc..), poi sostituito nel 1887 con il lamierone in ferro della Ditta Isidoro Sommaruga di Milano, con i numeri romani (I,II,III,IV ecc…), come è anche oggi.
Allo scopo si potrebbe recuperare l’antico quadrante che si trovava un tempo sul versante di Piazza Matteotti e rimosso negli anni Sessanta, oggi abbandonato all’interno del chiostro di Sant’Agostino, che potrebbe essere restaurato e ricollocato sulla parete, ripristinando anche l’antico meccanismo che lo collegava all’impianto dell’orologio, ancora oggi presente all’interno della Torre Civica.
Ringraziamo in questa felice circostanza Nazzareno Girotti che ha promosso l’iniziativa della raccolta delle firme per far riattivare 1’impianto dell’orologio ed ha provveduto a ripulire anche l’interno della Torre e la cella campanaria, l’economo comunale, dott.ssa Simona Ciasca, che si è impegnata per far riattivare da parte del tecnico di Fermo Adriano De Santis l’impianto dell’orologio, autorizzando la ripulitura della Torre e della cella campanaria.
Grazie anche all’Amministrazione Comunale che ha saputo dare ascolto alla richiesta dei nostri concittadini ed ha stanziato la somma necessaria in Bilancio. La Torre Civica oggi, grazie all’impegno dei volontari e alla disponibilità di Simona Ciasca, è di nuovo accessibile senza problemi, avendola liberata dalla presenza di piccioni e da diversi quintali di escrementi che si erano accumulati negli anni. Sono stati portati via con i mezzi del Cosmari ben due camion interi di sacchi pieni di escrementi raccolti sia lungo le scalinate, i pianerottoli e sulla cella campanaria della Torre Civica.
Mai più la nostra Torre Civica, le cui origini risalgono all’anno 1732 quando fu posta la prima pietra, deve essere abbandonata al degrado più totale ed in preda ai piccioni, dove addirittura sopra al terrazzetto è cresciuta una pianta di fico, che sta danneggiando il monumento e va tolta immediatamente. Anzi battiamoci per farla restaurare internamente e renderla finalmente visitabile ai cittadini ed ai turisti. Il panorama che si può vedere dell’alto della torre è veramente straordinario!