30 Giugno 1944 Potenza Picena dalla Liberazione alla tragedia
Il 30 Giugno del 1944 è un giorno da ricordare a Potenza Picena per due eccezionali avvenimenti.
Il primo, positivo, l’arrivo delle truppe alleate polacche del 4° Reggimento corazzato Skorpion al comando del Colonnello Ignazy Kowalczewski, che hanno liberato Potenza Picena dai nazi-fascisti, il secondo, tragico, quando dalle colline di Recanati le truppe tedesche in fuga hanno sparato diversi colpi di artiglieria sulla nostra città, con l’intento dì colpire le truppe polacche. Invece un colpo ha centrato, alle ore 16,00, nel Centro Storico del Paese, in Piazza Principe di Napoli (oggi Piazza Matteotti), la base della Torre Civica, distruggendo la lapide in marmo dedicata ai caduti santesi della Prima Guerra Mondiale, mentre un secondo colpo, nello stesso orario, ha colpito in c/da La Concia n° 3 l’abitazione dei fratelli Mazzoni, Augusto e Igino (oggi questa via porta il nome di quel giorno, cioè XXX Giugno, e l’abitazione è stata abbattuta da poco tempo).
I cittadini di Potenza Picena in quel momento in Piazza stavano aspettando l’arrivo delle truppe di liberazione polacche per fare festa. L’evento gioioso purtroppo si è trasformato in una tragedia collettiva, che ha coinvolto civili inermi di Potenza Picena e sfollati di Livorno e Sesto S. Giovanni. Sono morti in Piazza Principe di Napoli 5 persone, tra cui Alfredo Piccioni, maestro elementare di 39 anni, Antonio Zambruni, farmacista in pensione di 74 anni, Maria Carlini, casalinga di 29 anni, Ersilio Penco, 33 anni sfollato di Livorno ed Elvira Vitelli, pensionata di 70 anni, anche lei sfollata di Livorno e madre di Ersilio Penco.
Nell’abitazione dei fratelli Mazzoni, in contrada La Concia n° 3, invece sono morte 3 donne, Rosa Micucci di anni 34 moglie di Augusto Mazzoni, Maria Battistelli di anni 39 moglie di Igino Mazzoni (quindi tra di loro cognate), e la sig.ra Jolanda Silvestrini sfollata di Sestro S. Giovanni (Mi), moglie del Conte Roberti Lauri Mario.
Sono inoltre rimasti gravemente feriti in Piazza Principe di Napoli molti inermi cittadini, tra cui un bambino di soli 3 anni, Alessandro Carlini, nipote di Maria Carlini morta nell’evento, Enrico Sbalestra, Secondo Grandinetti, Nazzareno Patacconi e il maestro Renato De Angelis.
Nell’abitazione dei fratelli Mazzoni in C.da La Concia, 3, è rimasto ferito il giovane diciottenne Alessandro Mazzoni, figlio della Sig.ra Battistelli Maria (oggi ancora vivente e padre del Consigliere Comunale Mario).
E’ stata una gravissima tragedia della nostra comunità, che si è stretta vicino alle famiglie dei caduti, ed in particolare alla sig.ra Giuliana Ceccaroni, moglie del maestro Alfredo Piccioni, e madre di 3 figli in tenera età ed in attesa di un quarto, Alfredo nato il 2/8/1944, e alle famiglie Carlini e Penco.
Sono state raccolte tra la popolazione e le Aziende del territorio di Potenza Picena delle somme messe a disposizione delle famiglie Piccioni (Lit. 40.000), Penco (Lit. 17.206) e Carlini (Lit. 5.000), per complessive Lire 62.206.
Il 25/4/2000 il Comune di Potenza Picena ha collocato alla base della Torre Civica una lapide che ricorda il sacrificio di questi 8 cittadini, di cui 5 donne.
Sarebbe opportuno sistemare una lapide anche in Via XXX Giugno, dove un tempo c’era l’abitazione della famiglia Mazzoni (poi Frattari), per ricordare il sacrificio delle tre donne morte in quel tragico pomeriggio.
In quel pomeriggio del 30 giugno 1944 ero in piazza sotto i portici del comune ad osservare degli uomini che ricevevano degli strumenti di lavoro in un locale nei pressi del comune stesso, perché si diceva che stavano arrivando le truppe alleate. Improvvisamente ci fu il boato della cannonata che aveva colpito la torre: incolume e molto frastornato, e sicuramente impaurito mi sono recato nella vicina casa di miei parenti dove tutte le persone di famiglia si erano rifugiate nella cantina. Ricordo ancora che nell’abbandonare la piazza, all’uscita dal porticato comunale, avevo visto disteso un uomo ferito e privo di sensi. Ho saputo dopo che era stato solo ferito. Avevo 9 anni.
Egregio Sig. Renato Tortelli,
la ringraziamo per il suo intervento. È sempre una grande emozione ricordare la tragedia del 30-6-1944 che ha sconvolto la nostra comunità, in particolare quando questa viene raccontata da chi è stato testimone da bambino e non l’ha più dimenticata.
Quel giorno 8 civili indifesi sono morti e altre persone innocenti sono rimaste ferite. Cinque donne e tre uomini, anziani, giovani, cittadini di Potenza Picena e sfollati di Livorno, benestanti e poveri, sono rimasti vittime di una tragedia che ha profondamente segnato la nostra città.
La cosa che maggiormente dispiace è che le nostre istituzioni locali si dimenticano sempre di ricordare quel tragico giorno, magari facendo celebrare una messa. Sarebbe un bel gesto per ricordarli e rendersi conto dell’orrore della guerra.
Continui a seguire il nostro blog e quando ritiene ci farebbe piacere ospitare altri suoi interventi.
Cogliamo l’occasione per salutarla.
Salve, il vostro sito è molto interessante e ricco di spunti anche storici e di memoria civile. Vi scrivo per avere alcune informazioni che riguardano la mia Famiglia. Facendo alcune ricerche su mio zio scultore e pittore marchigiano (Ancona)// ………….. oggi – in tempi in cui con la cultura “non si mangia” – un pò dimenticato – //ho recentemente trovato negli archivi della galleria nazionale d’arte moderna di Roma un bellissimo articolo dedicato alla sua Memoria scritto sul Messaggero 1957. Me lo sono fatto spedire. L’autore (veramente bravo) è un vostro concittadino: Norberto Mancini. Mi piacerebbe avere contatti con i suoi eredi e/o poter consultare un suo archivio di monografie per cercare (eventuali) scritti sull’attività di mio zio. Mio zio, Mentore Maltoni era Pittore/Scultore di inizi novecento. Io vivo e lavoro a Bologna ma vengo periodicamente ad Ancona e non ho problemi a raggiungere Potenza Picena (peraltro adoro le vostre spiagge avendo passato tutte le estati della mia infanzia – negli anni “70 – al villaggio Rossi, vicino al grattacielo). Grazie e ancora Complimenti. NB se vi interessa vi posso inviare l’articolo del messaggero scannerizzato (a quale indirizzo mail??)
ALESSANDRA MALTONI
Gent.ma Sig.ra Alessandra Maltoni,
grazie per il suo intervento e per il lusinghiero giudizio sul nostro blog. Per quanto riguarda l’articolo del Messaggero del 1957 di Norberto Mancini su Mentore Maltoni, suo zio, può mandarcelo all’indirizzo comunicato via mail.
Per quanto riguarda Norberto Mancini, sul nostro blog può trovare una sua biografia. Presso la Biblioteca Comunale di Potenza Picena inoltre ci sono molte delle sue pubblicazioni, sia quelle a carattere locale che regionale. Conosco uno dei figli di Norberto Mancini, Giulio.
Restiamo a sua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento, disponibili anche ad incontrarci a Potenza Picena.
Cordiali saluti.