25 Aprile 1945 – 25 Aprile 2009 — 64° Anniversario della Liberazione — Ricordando un nostro partigiano “dimenticato”: Albino Onofri
La Festa della Liberazione dovrebbe servire per ricordare tutti coloro che hanno combattuto, sofferto e molte volte dato anche la vita per gli ideali di libertà e di democrazia del nostro paese.
Tra questi un ruolo importante e fondamentale è stato svolto da tutti coloro che pur indossando la divisa dell’Esercito Italiano, dopo l’8 settembre 1943, hanno scelto di continuare a combattere i nazifascisti, anche fuori dal territorio italiano, salvando in questo modo l’onore dell’Italia di fronte alle altre nazioni del mondo occidentale, onore in precedenza compromesso dal regime fascista.
Albino Onofri deve essere considerato tra questi eroi, veri patrioti italiani, di cui essere fieri. Nasce a Montelupone il 18/12/1921, da Costantino e Fermina Boccanera. Da giovane, nel 1934, si trasferisce a Potenza Picena con tutta la sua famiglia, ed inizia a lavorare come manovale.
Chiamato alle armi parte per l’Albania, destinazione Durazzo, imbarcandosi a Bari il 30/7/1943 ed è aggregato al 26° Reggimento Autieri.
Dopo l’armistizio dell’8 Settembre 1943, insieme a tanti altri soldati, sottufficiali e ufficiali dell’Esercito Italiano presenti nel territorio albanese, si sottrae alla cattura dei tedeschi e si riunisce in bande partigiane, costituendo la Divisione d’Assalto Garibaldi “Italia” (lui fa parte del secondo battaglione, brigata “Fratelli Bandiera”), al comando del Maggiore Giuseppe Maras, decorato con Medaglia d’Oro al valore militare, diventato successivamente Generale dell’Esercito Italiano.
Combatte insieme ai partigiani jugoslavi contro i nazifascisti e viene rimpatriato con la sua divisione il 1/7/1945, dopo essere stato anche ferito ad una gamba.
In tutto questo arco di tempo non avendo ricevuto sue notizie i familiari lo avevano dato per disperso. Il Ministero per l’Assistenza post-bellica, commissione riconoscimento qualifica di partigiani per gli italiani che hanno combattuto all’estero, nel 1947 gli conferisce il diploma di partigiano per aver combattuto nella Divisione Italia in Jugoslavia. Il 22/3/1952 gli viene riconosciuta anche da parte dell’Esercito Italiano la Croce al Merito di Guerra in seguito ad attività partigiana (concessione n. 1.611 del 22/3/1952).
È stato riconosciuto ufficialmente quindi sia dall’Esercito Italiano che dall’ANPI nazionale partigiano combattente, ma purtroppo non avendo mai aderito a nessun partito politico, è stato quasi dimenticato da tutti. Comunque la storia vera, quella fatta dagli uomini in carne ed ossa che come Albino Onofri si sono comportati da veri eroi, scegliendo di schierarsi dalla parte giusta, non si dimenticherà mai.